Con la sigla DS, la Citroën indica una serie di modelli “speciali” che derivano dalle sue berline ma hanno un tocco supplementare di sportività, lusso e personalità. Dalla C4 nasce adesso la DS4, che arriverà nelle concessionarie attorno al 20 giugno, e che differisce parecchio dal modello di origine; basti pensare che l’unico pannello della carrozzeria in comune è il cofano del motore. Più corta di 5 cm e più alta di 3, la Citroën DS4 per certi aspetti ricorda una suv: ha un’altezza da terra superiore alla media (2,5 centimetri più della C4) e ruote grandi (di 18 pollici, e per 500 euro ci sono quelle di 19) contornate da parafanghi molto evidenti. La parte superiore della fiancata, invece, è da coupé: i finestrini sono sottili e la coda slanciata, con il minuscolo lunotto sormontato da un grosso spoiler. Ad arricchire l’insieme concorrono numerosi elementi cromati (nella mascherina, nel contorno dei vetri laterali e nella parte bassa della coda) e non mancano i particolari sfiziosi: il parabrezza panoramico, che si estende in parte sul tetto, e le maniglie delle porte posteriori nascoste nei montanti. Nell’insieme è un’auto equilibrata e di dimensioni tutt’altro che esagerate (è lunga 428 cm), ma che non passa inosservata. Della guida parleremo poi, ma è il caso di anticipare che anche la meccanica è diversa da quella della C4. Innanzitutto, la Citroën DS4 può montare anche motori più potenti: il 1.6 a benzina da 200 CV di origine BMW dell’auto che abbiamo guidato e il 2.0 a gasolio con 163 cavalli, entrambi turbo. Inoltre, le sospensioni sono state indurite e lo sterzo è meno servoassistito e più diretto, per rendere la guida più reattiva.
L’interno della Citroën DS4, simile a quello della C4, è un po’ “carico” in alcuni elementi (come la consolle centrale, il massiccio volante e la vistosa pedaliera in alluminio), ma anche moderno e finito con cura. I materiali sono di qualità, e la Sport Chic ha di serie i sedili in pelle bicolore. Chi vuole proprio esagerare (anche come spesa: 2.300 euro in più non sono bruscolini) può ordinare un pellame più morbido, cucito a mano, e che ricopre non solo i sedili (con una trama particolare, a “cinturino di orologio”) ma anche la plancia e la parte superiore dei pannelli delle porte. A una prima occhiata convince anche il cruscotto, con tre eleganti strumenti tondi di cui si può variare il colore delle scritte: bianco, azzurro o blu. Tuttavia, in presenza di forte luce esterna i riflessi non mancano, e la leggibilità del contagiri (digitale, come l’indicatore del livello del carburante) e del tachimetro, che ha una minuscola lancetta che scorre sul bordo, non è né immediata né precisa. In compenso, le informazioni del navigatore (900 euro, con schermo di 7 pollici non a sfioramento) “passano” anche sul display al centro del tachimetro. Il posto di guida della Citroën DS4, piuttosto alto da terra, è ben studiato; la poltrona è morbida, assai accogliente e, oltre alla regolazione lombare a comando elettrico, ha anche la funzione massaggio: premendo un tasto, la parte bassa dello schienale si gonfia ritmicamente, aiutando a evitare indolenzimenti nei lunghi viaggi. Il freno a mano è a comando elettrico, ma per avviare il motore c’è una normalissima chiave invece di un pulsante, come ormai succede anche sulle utilitarie: nulla di grave, ma ci si resta un po’ male, su un’auto così moderna e raffinata.
Chi siede davanti, oltre a stare comodo, si gode anche la luminosità garantita dal parabrezza panoramico, che si può schermare con due alette (una a destra e una a sinistra) scorrevoli. Abbondante, poi, lo spazio per i piccoli oggetti: oltre al profondo vano climatizzato di fronte al passeggero, ci sono tasche molto grandi sulle porte e altro spazio sulla consolle e sotto il bracciolo centrale. Il “clima” bizona della Citroën DS4 funziona bene, ma non sono previste bocchette per chi siede dietro; una mancanza resa più grave dal fatto che i vetri posteriori sono fissi: una vera stranezza, per una vettura a cinque porte. Comunque, lo spazio sul divano non è male: rispetto alla C4 manca solo qualche centimetro in larghezza, e l’accessibilità non è molto agevole, data la forma rastremata della porta. Ampio il baule (385/1021 litri), con le comodità della botola per caricare gli sci e della torcia estraibile sul lato sinistro, ma, anche qui, l’accesso è scomodo: la soglia di carico è a ben 78 cm da terra.
Il 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina della Citroën DS4 è un motore raffinato, che soddisfa sia nella guida rilassata sia quando si “tira”: pronto e vigoroso anche a regimi molto bassi, allunga con decisione ben oltre i 6000 giri, producendo un rombo che piacerà agli sportivi. Le prestazioni dichiarate (7,9 secondi per lo “0-100” e 235 km/h di velocità massima) rispecchiano i suoi 200 cavalli e la sensazione di brillantezza che si avverte alla guida. Facendosi prendere dall’entusiasmo su un percorso “tutto curve”, si apprezzano anche la buona manovrabilità del cambio, preciso e senza impuntamenti anche nelle scalate più decise, l’aderenza molto elevata e il rollio contenuto: la Citroën DS4 è ben equilibrata e sicura. Tuttavia, con i cerchi di 19” dell’auto che abbiamo provato, lo sterzo non convince del tutto: è abbastanza diretto e ha il giusto “peso” anche nella guida veloce, ma richiede parecchie correzioni quando la strada non è perfettamente liscia. Inoltre, il comfort è un po’ disturbato dalla risposta non proprio vellutata delle sospensioni sugli ostacoli brevi, come i giunti dei viadotti. Avendo provato anche una DS4 con i cerchi di serie (di 18”), ci sentiamo di suggerirli: lo sterzo è meno “nervoso”, e il comfort migliore.
Non si può dire che la Sport Chic sia regalata. In compenso, la dotazione è buona: oltre agli elementi che già abbiamo citato, vale la pena di segnalare i sensori di parcheggio anteriori e posteriori (che, ma solo in manovra, rimediano alla scarsa visibilità verso la coda), il sistema che avvisa con una spia se un’auto ci sta superando, la radio con Bluetooth e prese Aux/Usb e i fari e i tergicristallo ad attivazione automatica. Interessante l’eTouch: un dispositivo che permette di connettersi (anche automaticamente, se la vettura è coinvolta in un incidente) con la centrale operativa della Citroën in caso di emergenza. Tra gli optional, citiamo l’hi-fi della Denon (600 euro, con amplificatore da 300 watt, 8 altoparlanti e un subwoofer per i toni bassi posizionato nel baule) e il pacchetto Detection: 1.150 euro per i fari bixeno a orientamento automatico, i sedili riscaldabili, il rilevatore di bassa pressione delle gomme e il sistema che avvisa in caso di cambio involontario di corsia (magari per un colpo di sonno).
PREGI
> Finiture. Materiali di notevole qualità, cura nei particolari: è un’auto fatta bene.
> Motore. Spinge bene già a 1000 giri, e poi allunga con notevole decisione.
> Tenuta di strada. L’aderenza è delle gomme elevata e il rollio limitato per un’auto di questo tipo.
DIFETTI
> Porte posteriori. La loro forma rende poco agevole l’accesso, e i vetri dei finestrini non scendono: assurdo, per una cinque porte.
> Sospensioni. Sulle asperità del fondo stradale, l’auto saltella un po’.
> Visibilità posteriore. È ridotta, a causa dei montanti molto spessi e del lunotto piccolo. I sensori aiutano, ma solo in parcheggio.
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 147 (200)/5800 |
Coppia max Nm/giri | 275/1700 |
Emissione di CO2 grammi/km | 149 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 428/181/153 |
Passo cm | 261 |
Peso in ordine di marcia kg | 1316 |
Capacità bagagliaio litri | 385/1021 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 18 |
La DS4 è disponibile con due motori benzina 1.6: sono l'aspirato VTi da 120 CV e il turbo THP declinato in due livelli di potenza: 155 e 200 CV. L'alternativa diesel è composta dal 1.6 e-HDi da 111 CV e dal 2.0 HDi da 163 CV. Il cambio robotizzato a sei marce CMP-6 è di serie sulla 1-6 THP da 155 CV e disponibile a pagamento per le turbodiesel HDi. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.6 VTi Chic | 20.100 | benzina | 1.598 | 120/88 | 190 | 11,0 | 15,9 | 144 | n.d. |
1.6 VTi So Chic | 22.600 | benzina | 1.598 | 120/88 | 190 | 11,0 | 15,9 | 144 | n.d. |
1.6 THP 155 CV So Chic CMP-6 | 24.600 | benzina | 1.598 | 156/115 | 210 | 9,0 | 15,4 | 152 | n.d. |
1.6 THP 200 CV Sport Chic | 28.200 | benzina | 1.598 | 200/147 | 235 | 7,9 | 15,6 | 149 | n.d. |
1.6 e-HDi Chic | 22.300 | gasolio | 1.560 | 111/82 | 190 | 11,4 | 21,3 | 124 | n.d. |
1.6 e-HDi Chic CMP-6 | 23.100 | gasolio | 1.560 | 111/82 | 190 | 11,3 | 22,7 | 114 | n.d. |
1.6 e-HDi So Chic | 24.800 | gasolio | 1.560 | 111/82 | 190 | 11,4 | 21,3 | 124 | n.d. |
1.6 e-HDi So Chic CMP-6 | 25.600 | gasolio | 1.560 | 111/82 | 190 | 11,3 | 22,7 | 114 | n.d. |
2.0 HDi So Chic | 27.100 | gasolio | 1.997 | 163/120 | 212 | 8,6 | 19,2 | 136 | n.d. |
2.0 HDi So Chic CMP-6 | 27.600 | gasolio | 1.997 | 163/120 | 212 | 8,6 | 20,8 | 126 | n.d. |
2.0 HDi Sport Chic | 28.700 | gasolio | 1.997 | 163/120 | 212 | 8,6 | 19,2 | 136 | n.d. |
2.0 HDi Sport Chic CMP-6 | 29.200 | gasolio | 1.997 | 163/120 | 212 | 8,6 | 20,8 | 126 | n.d. |