Non punta solo sul prezzo
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La Voleex C20R segna il debutto della cinese Great Wall nell’affollato settore delle utilitarie. Per farsi spazio, la vettura fa leva certamente sul prezzo, basso benché non “stracciato” (d’altronde, offre un equipaggiamento piuttosto ricco e una garanzia di tre anni o 100.000 km), ma anche sulla carrozzeria piacevole e moderna, che fa il verso alle crossover con le protezioni in plastica alla base del paraurti anteriore e posteriore e con l’altezza minima da terra di ben 17 centimetri. È disponibile con un solo motore (1.5 da 97 CV) e in due allestimenti, City e Dignity: il primo ha di serie il “clima”, la radio, i cerchi in lega e i retrovisori regolabili elettricamente; la versione Dignity offre anche gli interni in pelle, il tetto apribile a comando elettrico e il controllo automatico del climatizzatore. L’Esp però si paga a parte su entrambe, e salato: 650 euro. Nel corso del test abbiamo guidato la City con l’impianto a gas, un optional proposto a 1.500 euro (un sovrapprezzo piuttosto contenuto in confronto alle concorrenti).
È fatta come si deve
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L’abitacolo della
Great Wall Voleex C20R è spazioso in rapporto agli ingombri della vettura (lunga 389 cm, una decina in meno rispetto alla media delle rivali). Tuttavia, il divano è piuttosto rialzato, e chi supera i 180 cm sfiora il soffitto con la testa (in particolare nella versione Dignity con il tetto apribile, che “ruba” qualcosa in altezza). A bordo non si respira un’atmosfera “povera”: la plancia e i rivestimenti delle portiere sono in plastica rigida, ma trattata come si deve e assemblata con una certa cura; piacevoli, e a un primo esame resistenti, i tessuti dei sedili. La strumentazione è ben leggibile, i comandi sono ben disposti. Peccato che manchi il computer di bordo, utile, per esempio, per tenere sotto controllo i consumi. Il baule ha una capacità discreta, e lo si può ampliare facendo scorrere il divano (l’escursione è di 14 cm); la soglia di carico è bassa, a 65 cm da terra. C’è anche un pratico doppio fondo sotto il piano di carico, che però, nella versione che abbiamo guidato, era interamente occupato dal serbatoio del Gpl da ben 54 litri. Di serie anche le barre sul tetto, utili per montare con facilità il portapacchi.
I CV ci sono, ma “dormono” un po’
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Al volante della Great Wall Voleex C20R si apprezzano subito la posizione di guida, piuttosto rialzata, e la buona visibilità in tutte le direzioni. Alla prima accelerata, però, il motore si rivela piuttosto pigro rispetto alla potenza dichiarata (97 cavalli), anche quando si va a benzina (viaggiando a Gpl, comunque, non si notano differenze apprezzabili). Un po’ deludente anche la frenata: ha poco mordente, e obbliga a premere il pedale con una certa forza. Discreto il comfort: le sospensioni assorbono bene le asperità della strada e le poltrone sono correttamente conformate, ma il 1.5 a 16 valvole si fa sentire un po’ troppo quando viene spremuto a fondo e a velocità autostradali (attorno ai 120/130 km/h). Secondo i dati forniti dalla casa, i consumi di benzina non sono particolarmente contenuti (13,7 km/l in media): a causa della mancanza del computer di bordo, non siamo stati in grado di farci un’idea della reale “sete” dell’auto. Il cambio a cinque marce è ben manovrabile e ci ha piacevolmente colpito la leggerezza della frizione: nel complesso, migliore rispetto a quello di molte rivali europee.
Secondo noi
PREGI
> Cambio. La leva si impugna bene ed è facilmente manovrabile; leggera la frizione. > Prezzo. Vantaggioso in rapporto alla dotazione di serie, completa per un’utilitaria.
> Versatilità. Barre sul tetto e divano scorrevole di serie anche per la versione “base”.
DIFETTI
> Esp. Si paga a parte e a caro prezzo: 650 euro.
> Frenata. Occorre premere il pedale con una certa forza: il comando sembra poco servoassistito.
> Motore. Non gli mancano i cavalli, ma è un po’ pigro e rumoroso quando viene messo alla frusta.