Presentata all’ultimo Salone di Ginevra, la Hyundai Veloster Turbo (leggi qui la news) si distingue a colpo d’occhio dalle “sorelle” meno potenti per la grande presa d’aria a esagono, che fa sembrare la targa “sospesa” tra i listelli orizzontali neri, e per la forma dei fendinebbia (rotondi anziché trapezoidali). Tutti dettagli ben visibili anche sull’esemplare del nostro test, nonostante la presenza di leggere camuffature. Di profilo, risaltano le minigonne sotto le porte (che, come nelle Veloster “normali”, sono tre, una a sinistra e due a destra) e i grandi cerchi di 18 pollici (con gomme da 215/40 R 18) che lasciano intravedere i generosi dischi dei freni. Nella coda, invece, a farla da padrone è il doppio scarico centrale, inserito in un paraurti con tanto di estrattore d’aria per aumentare la stabilità alle alte velocità.
Rispetto alla versione americana (presentata al Salone di Detroit, leggi qui la news), la Hyundai Veloster Turbo che vedremo in Europa a partire dalla fine dell’anno ha una potenza un po’ più bassa (186 cavalli, anziché 204), ma la casa coreana parla di un ritardo di risposta molto inferiore. Sono entrambi effetti del turbo di dimensioni leggermente più piccole rispetto a quello “americano”. La coppia massima, invece, non cambia (265 Nm) e sulla versione europea è disponibile in un arco un po’ più ampio di giri: da 1500 a 4500 (anziché da 1750 a 4500). L’intento è quello di rendere l’auto più divertente nella guida di tutti i giorni, a costo di sacrificare leggermente le prestazioni, che sono comunque di tutto rispetto: 8,4 secondi il tempo dichiarato nello scatto “0-100” e 214 km/h di velocità massima, sempre stando ai dati ufficiali. Ci riferiamo alla versione con cambio manuale a sei marce, come quella del nostro test, mentre adottando il cambio automatico (con pari numero di rapporti) addirittura lo sprint migliora: di 0,3 secondi nello “0-100”, secondo la casa coreana. Per quanto riguarda i consumi e le emissioni di CO2, la Hyundai parla di 14,5 km/l e 156 g/km, ma si tratta di dati ancora provvisori.
Nel nostro primo test, la Hyundai Veloster Turbo ha confermato le promesse degli ingegneri coreani. La spinta del 1.6 con doppia fasatura variabile (per le valvole di aspirazione e di scarico) si sente fin dai bassi regimi, e prosegue vigorosa fino a oltre 4000 giri. Non che incolli al sedile: questa sportiva punta più al divertimento nella guida di tutti i giorni che alle pure prestazioni. Sul rombo, invece, un po’ più di cattiveria non guastava: sia al minimo, sia in accelerazione la Veloster Turbo mantiene una “voce” discreta. Nei pochi chilometri di guida non è mancato qualche tratto tortuoso, in cui la sportiva coreana ha rivelato buone doti di tenuta di strada, mentre la prontezza negli inserimenti in curva non è ancora delle migliori, nonostante le modifiche all’assetto, con molle leggermente irrigidite, rispetto alle versioni normali.
PREGI
> Brio. L’aiuto del turbo si fa sentire fin dai bassi regimi, e questo lo rende piacevole nella guida di tutti i giorni.
> Linea. È più grintosa rispetto ai modelli meno potenti. Sempre originali le tre porte asimmetriche.
DIFETTI
> Inserimento in curva. Non è dei più pronti, considerato che parliamo di una sportiva. Non male, invece, la tenuta di strada.
> Rombo. Un po’ di “cattiveria” in più non avrebbe guastato, almeno in piena accelerazione.
Cilindrata cm3 | 1591 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 137 (186)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 265/1500-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 156 (dato provvisorio) |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 422/179/140 |
Passo cm | 265 |
Peso in ordine di marcia kg | 1255 (dato provvisorio) |
Capacità bagagliaio litri | 320/1015 |
Pneumatici (di serie) | 215/40 R 18 |
La Hyundai Veloster è disponibile con due motori 1.6 a iniezione diretta di benzina: uno aspirato da 140 CV e uno turbo da 184 CV. Sono entrambi abbinati alla trazione anteriore e al cambio manuale a sei marce. A pagamento per il motore aspirato si può avere un robotizzato a doppia frizione DCT, mentre per la Turbo un automatico con convertitore di coppia. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.6 GDi Comfort | 22.100 | B | 1591 | 140/103 | 201 | 9,7 | 15,4 | 148 | 1236 |
1.6 GDi Comfort DCT | 23.590 | B | 1591 | 140/103 | 200 | 10,3 | 15,6 | 145 | 1279 |
1.6 GDi Sport | 23.700 | B | 1591 | 140/103 | 201 | 9,7 | 15,4 | 148 | 1236 |
1.6 GDi Sport DCT | 25.190 | B | 1591 | 140/103 | 200 | 10,3 | 15,6 | 145 | 1279 |
1.6 GDi Turbo Sport | circa 27.000 | B | 1591 | 186/137 | 214 | 8,4 | 14,5* | 156* | 1255* |
* dato provvisorio |