Si può ben dire che la Mercedes CLS Shooting Brake sia un modello “unico”: non esistono oggi in vendita altre wagon derivate da una coupé, in questo caso la CLS a quattro porte. Molto lunga (496 cm) e decisamente bassa (142 cm), è una famigliare atipica, il cui slancio è ulteriormente accentuato dai finestrini molto sottili e con forma ad arco, dal tetto che scende deciso verso la coda, e dal lunotto molto inclinato. Ne deriva una vettura grintosa, molto personale, e anche parecchio snob. Del resto, in campo automobilistico, l’origine del termine Shooting Brake risale agli anni 60, quando gli appassionati inglesi dal conto in banca ben fornito affidavano le loro coupé ad abili carrozzieri per trasformarle in famigliari “sportive”. Velocità, piacere di guida e raffinatezza rimanevano quelle del modello d’origine, mentre il portellone e la coda alta erano più adatti al trasporto di quanto serviva per una battuta di caccia o per una giornata sui campi da golf.
Prima di partire, diamo un’occhiata al bagagliaio. La Mercedes CLS Shooting Brake non nasce per battere dei record in fatto di capacità di carico; a chi cerca un lussuosa famigliare con un baule cavernoso la casa tedesca propone la E SW, con la sua coda alta e squadrata. Ciò detto, la nuova coupé-wagon tedesca non se la cava male. L’accesso è piuttosto facile (con la soglia a 64 cm da terra e l’apertura e la chiusura servoassistite), la capacità buona (590 litri, che diventano 1550 a divano giù) e le finiture accurate: una folta moquette riveste persino l’interno del portellone. Volendo, si può addirittura richiedere un pianale in ciliegio con sottili inserti in quercia fumée. Ma si tratta di una raffinatezza molto esclusiva: servono 5.136 euro, che ci sembrano davvero troppi per una lastra di legno, per quanto pregiato e ben realizzato. E sono tanti anche i 1.028 euro che servono per le guide in alluminio e il sistema di fissaggio dei bagagli: dato il prezzo della Shooting Brake, e trattandosi di un’auto che si lascia guidare anche con una certa decisione, dovrebbero essere di serie. Tra i particolari apprezzabili, citiamo poi gli schienali che si reclinano in un attimo tirando le levette vicine al portellone, i due ganci appendiborse estraibili, le retine elastiche sui lati e le due plafoniere. Manca, invece, la botola passante per gli sci o, meglio ancora, il divano diviso in tre parti (qui sono solo due). Inoltre, tra il piano e il tendalino ci sono solo 40 cm; un vano così basso non è facile da sfruttare al meglio.
L’abitacolo è quello della CLS a quattro porte. Elegante e finemente realizzato, presenta ampi inserti in legno (di diversi tipi, a scelta), mentre i sedili sono rivestiti in finta pelle e tessuto; per avere la vera pelle (anche sulla parte superiore della plancia) servono altri 1.815 euro. Dato che la CLS Shooting Brake è bassa e ha vetri piccoli, l’interno non è particolarmente luminoso, ma lo spazio è più che sufficiente per far viaggiare con un certo agio quattro adulti, anche di alta statura; stringendosi, poi, dietro si può stare anche in tre (a differenza della quattro porte, la Shooting Brake è omologata per trasportare fino a cinque persone). Infine, un plauso lo meritano i sedili Comfort, ventilati e riscaldabili, dell’auto che abbiamo guidato; optional da 1.283 euro, sono delle vere, soffici poltrone, che lasciano riposati anche dopo molte ore passate al volante.
Abbiamo, invece, qualcosa da ridire su alcuni comandi della Mercedes CLS Shooting Brake: la levetta del regolatore di velocità è nascosta dietro il volante, mentre il freno di stazionamento si aziona premendo un pedale e si sblocca tirando una leva, entrambi sulla sinistra del guidatore. Le grosse Mercedes sono così da sempre, ma è una tradizione che vedremmo volentieri sparire. Infatti, oltre a non essere il massimo della comodità, questo sistema impedisce al passeggero di intervenire in caso di emergenza; un freno a mano elettronico con la levetta tra i due sedili andrebbe molto meglio. Per finire, su una vettura dall’impronta tutto sommato sportiva avremmo voluto che le due palette dietro il volante per azionare manualmente il cambio fossero di serie (e invece costano 315 euro).
Una volta alla guida, si fanno i conti con una visibilità non ottimale: nella svolte a sinistra, a disturbare sono il montante del parabrezza e il grosso specchietto esterno, mentre verso il tre quarti posteriore ci sono ampie zone buie. Comunque sia, i sensori di distanza (davanti e dietro) sono di serie, e danno un grosso aiuto nei parcheggi. Fin da subito, comunque, si apprezza la notevole maneggevolezza; non sembra affatto di stare alla guida di un macchinone lungo cinque metri. Lo sterzo è buono per prontezza e precisione, e le sospensioni ad aria, regolabili elettronicamente (1.367 euro), mantengono la vettura “piatta” in curva, dove le grosse gomme montate su cerchi in lega di ben 19 pollici non mollano la presa fino a velocità molto elevate. Per contro, questo tipo di pneumatici comporta lievi rinunce per quanto riguarda il comfort: sulle asperità pronunciate, qualche colpo “secco” passa all’interno. Merita solo lodi, invece, il “3000” turbodiesel della Mercedes CLS Shooting Brake. Il suo rumore sommesso non tradisce mai l’alimentazione a gasolio, e la risposta è molto pronta a ogni regime. Quando si affonda l’acceleratore (un po’ duro da azionare) lo scatto è deciso: la casa dichiara solo 6,6 secondi per raggiungere i 100 orari partendo da fermo, oltre a 250 km/h di velocità massima. Dal canto suo, il cambio automatico (di serie) è inappuntabile per la dolcezza con cui snocciola uno dopo l’altro i sette rapporti, ma non è un fulmine, soprattutto quando si vuole cambiare sfruttando le palette dietro il volante. E i consumi? Grazie anche allo Stop&Start e alla notevole aerodinamica (il Cx è di 0,29), ci sono parsi buoni. Da una prima valutazione, ci pare che i 12-13 km/litro siano a portata di mano, con una guida non nervosa, ma neppure “addormentata”.
La Mercedes CLS Shooting Brake 350 CDI BlueEfficiency costa 73.363 euro. Si tratta di una bella cifra, senza dubbio, ma il supplemento rispetto alla versione a quattro porte (1.936 euro) non ci pare esagerato. La dotazione, poi, ha qualche “buco” (ne abbiamo parlato sopra), ma include anche accessori di grande pregio, come i fari completamente a led orientabili automaticamente: questi due “occhi”, oltre a garantire un’ottima illuminazione, caratterizzano con decisione lo stile del frontale. Citiamo poi i sedili regolabili elettricamente, il navigatore con schermo di sette pollici e possibilità di connessione a Internet e il “clima” bizona (quello a tre zone costa 916 euro). Per quanto riguarda la sicurezza, ci sono sette airbag (incluso quello per le ginocchia del guidatore), il sistema che avvisa se il guidatore si sta addormentando e quello che pretensiona le cinture di sicurezza e chiude i finestrini se vengono rilevate manovre che potrebbero portare a un incidente. Sono invece a richiesta (e vivamente consigliabili) i dispositivi di allarme in caso di abbandono involontario della corsia e di sorpasso da parte di un altro veicolo (908 euro, nel pacchetto Lane). Ricordiamo infine che la gamma della Mercedes CLS Shooting Brake si apre con la 250 CDI, che monta un quattro cilindri turbodiesel 2.1 da 204 cavalli e costa 65.954 euro (ma qui il navigatore è a richiesta: costa 3.098 euro). Le vetture si vedranno nelle concessionarie a partire da metà ottobre, ma si possono già ordinare.
PREGI
> Agilità. Considerando le maxi-dimensioni, è facile da guidare anche sulle strade strette e rapida a cambiare direzione.
> Finiture. Anche i particolari sono molto curati, e i materiali di alto livello.
> Motore. Potente, pronto e silenzioso, ci pare anche che beva con moderazione.
DIFETTI
> Cambio. I passaggi di rapporto sono inavvertibili, ma risponde con evidente ritardo ai comandi del guidatore; su un’auto dal “profumo” sportivo, è fastidioso.
> Freno di stazionamento. Oggi c’è di meglio, per la comodità e per la sicurezza.
> Visibilità. La situazione non è drammatica, ma ci sono ampi angoli “bui”.
Cilindrata cm3 | 2.987 |
No cilindri e disposizione | 6 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 195 (265)/3800 |
Coppia max Nm/giri | 620/1600-2400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 162 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | Posteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 496/188/142 |
Passo cm | 287 |
Peso in ordine di marcia kg | 1835 |
Capacità bagagliaio litri | 590/1550/XXX |
Pneumatici (di serie) | 245/45 R 17 |
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
350 BlueEFFICIENCY | 78.301 | benzina | 3.498 | 306/225 | 250 | 6,7 | 13,5 | 172 | - |
500 BlueEFFICIENCY | 92.736 | benzina | 4.663 | 408/300 | 250 | 5,3 | 10,8 | 216 | - |
500 BlueEFFICIENCY 4MATIC | 95.519 | benzina | 4.663 | 408/300 | 250 | 5,3 | 10,1 | 231 | - |
63 AMG | 125.745 | benzina | 5.461 | 525/386 | 250 | 4,4 | 9,9 | 235 | - |
63 AMG Performance | 143.682 | benzina | 5.461 | 557/410 | 300 | 4,3 | 9,9 | 235 | - |
250 CDI BlueEFFICIENCY | 65.954 | gasolio | 2.143 | 204/150 | 235 | 7,8 | 18,5 | 143 | - |
350 CDI BlueEFFICIENCY | 73.363 | gasolio | 2.987 | 265/195 | 250 | 6,6 | 16,4 | 162 | - |
350 CDI BlueEFFICIENCY 4MATIC | 75.964 | gasolio | 2.987 | 265/195 | 250 | 6,7 | 14,9 | 176 | - |