È una monovolume dalla linea accattivante, compatta ma anche pratica e versatile, adatta alla famiglia. Ha un motore turbodiesel abbastanza silenzioso e vivace nel funzionamento.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La Citroën C3 Picasso non è eccessivamente lunga ma gli interni sono molto spaziosi, con soluzioni che ne aumentano la praticità. La posizione di guida rialzata e le ampie superfici vetrate favoriscono la visibilità. La guida è facile e divertente, grazie anche alla tenuta di strada sempre sicura e alla vivacità del motore, che risulta pure abbastanza silenzioso e parco nei consumi. Il prezzo è adeguato alla qualità costruttiva e ai contenuti tecnici, oltre che alla dotazione di serie: la versione Exclusive Style è bene equipaggiata sotto ogni profilo
La Citroën C3 Picasso ha una linea azzeccata e personale, caratterizzata dal frontale imponente, dalle fiancate alte e dai volumi tondeggianti della coda. Il parabrezza in tre parti (con due ampie finestrature laterali) può sembrare una fantasiosa soluzione stilistica ma ha un risvolto pratico: migliora la visibilità laterale, un aspetto generalmente critico nelle monovolume.
Il motore è un 1.6 turbodiesel dotato di filtro antiparticolato e ha 109 cavalli: non consuma molto, convince per la fluidità di funzionamento ed è piuttosto silenzioso, ma all’occorrenza sa sfoderare una buona grinta. Peccato che il cambio non sia all’altezza della situazione, soprattutto se lo si vuole adoperare con piglio sportivo, perché la leva ha una corsa eccessiva e l’innesto delle marce è lento e poco preciso.
La Citroën C3 Picasso è abbastanza alta e pesante, ma ha un assetto solido e tiene bene la strada: risulta piacevole da guidare anche nei percorsi pieni di curve. L’abitabilità è buona per quattro, ma anche viaggiare in cinque non è un problema. Gli interni sono pratici ed è possibile far scorrere il divano posteriore (di 15 cm) se c’è la necessità di aumentare la capienza del bagagliaio, peraltro ampio e ben sfruttabile.
Nell’allestimento Exclusive Style è molto ben dotata e giustifica il suo prezzo. L’equipaggiamento è completo sia per quanto concerne il comfort, sia per i dispositivi di sicurezza: ci sono l’ESP, il controllo della trazione, sei airbag, i sensori di parcheggio, il cruise control, la radio e il clima automatico. Si può risparmiare acquistando la Perfect, che, tuttavia, appare meno conveniente se si considera il valore commerciale di alcuni accessori (in questo caso sono optional, per esempio, il clima automatico, i cerchi in lega e la radio).
Plancia dalle tonalità chiare e dal rivestimento superiore morbido, comandi facilmente individuabili (se si escludono le levette che permettono di controllare la radio e il regolatore di velocità) e tanta luminosità dovuta alle ampie superfici vetrate: l’abitacolo della Citroën C3 Picasso è davvero accogliente. In quattro si sta molto comodi, ma neppure l’eventuale terzo passeggero posteriore è sacrificato. Non mancano i portaoggetti (grande, e refrigerato, il cassetto davanti al passeggero anteriore), e il cruscotto, tutto digitale, è ben leggibile. Ampio e sfruttabile il bagagliaio: difficile trovare di meglio in un’auto di poco più di quattro metri di lunghezza
Plancia e comandi
Moderna, originale, ben assemblata e realizzata con materiali di qualità: la plancia ha una parte superiore in plastica morbida e piacevole al tatto. La consolle è piuttosto inclinata e ospita i comandi del clima, facilmente individuabili, e la radio; più in basso, c’è la corta leva del cambio, rialzata e a portata di mano. L’impianto audio si può gestire anche dal volante, come il regolatore di velocità; i rispettivi comandi sono raccolti in due corte levette (a destra e a sinistra del piantone di sterzo) che, tuttavia, restano nascoste dalle razze: per utilizzarli in modo intuitivo occorre pratica. Il cruscotto ha tachimetro e contagiri digitali, affiancati dallo schermo del computer di bordo: fornisce informazioni complete ed è correttamente leggibile in tutte le condizioni di luce.
Abitabilità
Lo spazio è abbondante per quattro adulti, ma, volendo, il divano posteriore è largo a sufficienza per ospitare il terzo passeggero: c’è agio a sufficienza per le gambe di chi siede al centro, che grazie al pavimento piatto non si trova il tunnel tra i piedi; il divano scorrevole, inoltre, permette di aumentare un po’ lo spazio nell’abitacolo o nel vano bagagli a seconda delle esigenze. Le poltrone anteriori sono ampie, ben imbottite ma non troppo cedevoli e non affaticano nemmeno nei lunghi viaggi; inoltre, la posizione di guida è rialzata e dominante, oltre che facile da regolare. I vani portaoggetti offrono soluzioni interessanti: quello nella plancia contiene un diffusore di essenze (che distribuisce il profumo nell’abitacolo sfruttando le bocchette d’aerazione), mentre il cassetto di fronte al passeggero, di ben 9 litri, è refrigerato dal climatizzatore.
Bagagliaio
La soglia, non troppo distante dal suolo (66 cm) e a filo del piano d’appoggio, facilita le operazioni di carico. Nessun problema neppure con gli oggetti voluminosi, visti l’ampiezza e il profilo regolare della bocca d’accesso. Anche se i passaruota sporgono un po’, la capienza è sufficiente per stivare i bagagli di quattro persone per una settimana di vacanza, anche senza dover far scorrere in avanti il divano; abbattendo quest’ultimo, inoltre, si ottiene un piano lungo fino a 165 cm e perfettamente piatto. Se serve, il fondo può essere ribassato di 12 cm per guadagnare ulteriore spazio (ma in questo caso si formano dei fastidiosi scalini).
Nel traffico la Citroën C3 Picasso si guida bene grazie alla posizione di guida rialzata e all’ottima visibilità, allo sterzo leggero e alla frizione che non affatica. Nei percorsi misti sfoggia una buona tenuta di strada e sa divertire anche chi cerca un po’ di sportività: il motore regala risposte sempre vivaci, per quanto il cambio non rappresenti un brillante esempio di manovrabilità. Il 1.6 turbodiesel è capace anche di una notevole souplesse in autostrada e non disturba mai con la sua voce; più fastidiosi, invece, i fruscii provocati dagli specchi retrovisori e lo sterzo che perde un po’ di precisione a elevata velocità.
In città
Le sospensioni filtrano bene il pavè, il motore è silenzioso, lo sterzo non affatica e il pedale della frizione è morbido: in città, al volante della Citroën C3 Picasso non ci si stressa. Inoltre, gli ingombri della carrozzeria non sono certo esagerati e la posizione di guida rialzata, assieme alla vetratura ampia e ben disegnata, aiuta a muoversi in sicurezza senza impedire di percepire gli ingombri. Tutto bene in manovra, dato che la visibilità posteriore è buona e ci sono anche i sensori di distanza di serie. Soltanto i paraurti, esposti ai graffi perché totalmente verniciati e privi di protezioni in gomma, contrastano un po’ con l’anima cittadina di questa monovolume francese.
Fuori città
La carrozzeria alta non compromette né la stabilità, né il piacere di guidare: nei percorsi ricchi di curve la Citroën C3 Picasso è addirittura divertente, visto che tiene bene la strada e permette di viaggiare di buon passo senza “dondolamenti”. Il motore asseconda le eventuali velleità sportive del guidatore, perché risponde con una piacevole grinta e non manca mai di “tiro”; è un peccato che non sia abbinato a un cambio all’altezza della situazione (la leva ha la corsa lunga, e gli innesti sono “legnosi” e imprecisi), e che lo sterzo non sia pronto come lo si vorrebbe.
In autostrada
A 130 km/h il motore lavora a soli 2600 giri, e questo va a vantaggio della silenziosità che, però, è compromessa dai sensibili fruscii generati dagli specchi retrovisori. Questo non significa che nei lunghi viaggi la Citroën C3 Picasso sia affaticante: anzi, è vero il contrario. La riserva di potenza è generosa, e in caso di necessità è possibile ottenere rapide riprese anche senza scalare marcia. Risultano, invece, migliorabili lo sterzo (che al crescere della velocità tende a perdere rigore), e l’impianto frenante (che non eccelle per potenza e resistenza alla fatica).
La C3 Picasso è una monovolume di concezione moderna: nei crash test EuroNcap (con la più severa procedura 2009) ha riportato una votazione complessiva di quattro stelle, con punteggi specifici abbastanza alti: un risultato che la pone nel novero delle vetture più sicure. Completa anche la dotazione di serie, che fra l’altro comprende sei airbag, nonché i controlli elettronici della trazione e della stabilità
Sulla Citroën C3 Picasso c’è tutto il necessario per la sicurezza attiva e passiva: l’ESP abbinato al controllo elettronico della trazione fa parte dell’equipaggiamento di serie, come gli airbag frontali, laterali e per la testa; idem per i fari fendinebbia e per il regolatore di velocità. Nei crash test EuroNcap effettuati con le nuove procedure 2009 la monovolume francese, che si giova delle soluzioni tipiche dei progetti recenti, ha riportato risultati degni di vetture più grandi, con un voto complessivo di quattro stelle, un punteggio dell’81% nella protezione degli occupanti, il 76% per i bambini su seggiolini Isofix e il 43% per la tutela dei pedoni in caso di investimento.
La Citroën C3 Picasso non costa pochissimo, ma ha una dotazione completa ed è ben costruita. È una monovolume compatta che si presta docilmente all’impiego cittadino, ma il motore vigoroso, l’ottima tenuta di strada e l’elevato livello di comfort la rendono piacevole da guidare, oltreché confortevole, anche nei lunghi trasferimenti. Si tratta di un buon acquisto per chi desidera una vettura pratica e spaziosa, ma non vuole per questo rinunciare a una linea ricercata e personale.
Le dimensioni non destano preoccupazione a chi deve usarla in città, ma la Citroën C3 Picasso si presta davvero a un impiego a tutto tondo: è piacevole e divertente sui percorsi extraurbani e permette di viaggiare comodamente in autostrada. È consigliabile a chi ha bisogno di una monovolume compatta in grado di far fronte a tutte le esigenze della famiglia, dotata di un’ottima capacità di carico e - perché no? - esteticamente piacevole. Ha un motore brillante (ma il cambio è migliorabile) e poco assetato di gasolio, e a conti fatti è offerta a un prezzo adeguato ai contenuti e alla dotazione, che è effettivamente completa sia per quanto riguarda la sicurezza, sia per il comfort.
Bagagliaio
La forma regolare, la soglia d’accesso bassa e l’ampia apertura di carico lo rendono pratico e comodo. Inoltre, si può abbassare il fondo di 12 centimetri, e far scorrere longitudinalmente il divano di 15.
Comfort
L’abitacolo è spazioso, oltre che piacevolmente luminoso, e le sospensioni filtrano bene le buche. Grazie alla buona insonorizzazione è una vettura comoda anche per affrontare lunghi trasferimenti in autostrada.
Motore
Il 1.6 turbodiesel si sposa bene con le caratteristiche della macchina: ha un funzionamento molto fluido, assicura una spinta vivace e non alza mai la voce. Inoltre non “beve” troppo.
Visibilità
Il parabrezza “avvolgente” consente una visuale ampia non solo frontale ma pure di tre quarti anteriore. Ok anche in manovra: oltre a poter contare sui sensori di parcheggio, dal lunotto si ha una buona visuale e la coda “verticale” favorisce la percezione degli ingombri.
Cambio
L’escursione della leva è lunga e la manovrabilità del comando lascia a desiderare. Gli innesti sono poco precisi, e la funzionalità diminuisce quando si vuole cambiare marcia velocemente.
Frenata
Gli spazi d’arresto non sono male, ma l’impianto mostra segni di stress quando lo si sottopone a un uso intenso e prolungato, magari a pieno carico: l’escursione del pedale si allunga e il “mordente” diminuisce.
Fruscii
Più che dalle forme della carrozzeria sono generati dagli ingombranti specchi retrovisori, e diventano ben percettibili ad andatura autostradale. Rappresentano il maggior limite per il comfort, visto che il motore è bene insonorizzato.
Paraurti
Secondo le attuali tendenze sono completamente verniciati e dunque esposti ai graffi: considerata la vocazione cittadina di questa monovolume, sarebbe stato meglio dotarli di profili protettivi in gomma.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 4000 giri | 182,7 km/h | 183km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,1 | 11,2 secondi | |
0-400 metri | 18,1 | 121,0 km/h | 17,8 secondi |
0-1000 metri | 33,5 | 154,9 km/h | 33,0 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 33,9 | 155,8 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 32,8 | 156,8 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 11,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,3 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 16,4 km/litro | 24,4 km/litro | |
In autostrada | 13,9 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,0 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,9 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1560 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80(109)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 260/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 130 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 408/177/162 |
Passo cm | 254 |
Peso in ordine di marcia kg | 1333 |
Capacità bagagliaio litri | 385-500/1506 |
Pneumatici (di serie) | 195/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 4000 giri | 182,7 km/h | 183km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,1 | 11,2 secondi | |
0-400 metri | 18,1 | 121,0 km/h | 17,8 secondi |
0-1000 metri | 33,5 | 154,9 km/h | 33,0 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 33,9 | 155,8 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 32,8 | 156,8 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 11,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,3 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 16,4 km/litro | 24,4 km/litro | |
In autostrada | 13,9 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,0 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,9 metri | 10,6 |
Cilindrata cm3 | 1560 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80(109)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 260/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 130 |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 408/177/162 |
Passo cm | 254 |
Peso in ordine di marcia kg | 1333 |
Capacità bagagliaio litri | 385-500/1506 |
Pneumatici (di serie) | 195/55 R 16 |