Originale crossover con carrozzeria rialzata a cinque porte e stile da coupé, ha sospensioni solide che assecondano la guida sportiva; il comfort sullo sconnesso, però, non è il massimo. All’altezza della situazione il 2.0 turbodiesel, brillante nelle prestazioni ma pure parco e silenzioso.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Ha una linea ricercata e personale, con la carrozzeria rialzata e le maniglie posteriori nascoste nei montanti, il che accentua “l’effetto coupé” della coda; l’accesso ai posti dietro, però, non è agevole. L’abitacolo è realizzato con materiali di qualità e rifinito con cura, e non mancano accessori esclusivi come i sedili anteriori rivestiti in pelle e dotati di massaggio lombare. Su strada si apprezzano le ottime qualità dinamiche della vettura, ma il comfort risente della taratura sportiva delle sospensioni. La Sport Chic è la versione più accessoriata e costosa, ma in fatto di dotazione non delude nemmeno la So Chic, che costa un po’ meno e non fa rinunciare al generoso turbodiesel da 163 CV.
Questa originale crossover a cinque porte ha una linea fuori dal coro, contraddistinta dall’imponente frontale impreziosito da numerosi profili cromati e dalle luci diurne a led che incorniciano i fendinebbia; a sottolinearne la sportività ci sono le maniglie posteriori nascoste nelle cornici dei finestrini, e i grandi cerchi in lega (fino a 19”) con gomme ribassate che “riempiono” alla perfezione i larghi passaruota. Peccato, però, che i finestrini dietro siano fissi.Rispetto alla C4, dalla quale eredita la piattaforma, è più alta di un paio di centimetri e più lunga di venti (per un totale di 428 cm); che si tratti di una vettura particolare è evidente anche nell’abitacolo, molto ricercato nelle soluzioni estetiche come nelle finiture e reso particolarmente luminoso dal parabrezza panoramico che si prolunga nel tetto (tanto che le alette parasole sono montate su siparietti scorrevoli discendenti).
La posizione di guida rialzata e i comandi dolci agevolano nella guida in città, ma sul pavé “si balla” parecchio per colpa delle rigide sospensioni: sono tarate in funzione dell’agilità e della tenuta di strada, in effetti di livello notevole. Adatto alla bisogna anche il 2.0 turbodiesel da 163 CV, capace di spingere con grande vigore “allungando” sino a 4750 giri; è abbinato a un cambio manuale a sei marce dagli innesti molto fluidi (ma la frizione è un po’ pesante).
La Sport Chic è la top di gamma e offre di serie anche i sedili in pelle con funzione di massaggio della zona lombare, il “clima” bizona e il sistema che avvisa se sopraggiunge un veicolo che si trova nell’angolo cieco degli specchi retrovisori. Per risparmiare un po’ senza patire grosse rinunce c’è la So Chic, con sedili in pelle e tessuto anziché totalmente in pelle e cerchi di 17” al posto di quelli di 18”.
Gli interni sono lussuosi, soprattutto se si aggiungono i rivestimenti integrali in pelle come quella che ricopre i sedili (e che è di serie); non mancano nemmeno i dettagli sportivi, ma la leggibilità del cruscotto e la collocazione di alcuni comandi potrebbero essere migliori. Lo spazio abbonda per chi sta davanti, mentre sul divano si viaggia comodi soltanto in due e, comunque, con poco agio per le gambe. Il bagagliaio non è piccolo e si sfrutta bene, ma la soglia piuttosto distante dal suolo e rialzata rispetto al pavimento risulta scomoda.
Plancia e comandi
Il lussuoso volante multifunzione ha la corona schiacciata nella parte inferiore, un dettaglio in tono con la pedaliera sportiva in alluminio. A eccezione delle manopole per la regolazione del “clima”, i comandi sono tutti a portata di mano (incluso il tasto nel soffitto che permette di chiedere soccorso o assistenza (con localizzazione Gps) tramite il sistema eTouch. Comodo e bello a vedersi il pulsante nel tunnel per l’azionamento elettrico del freno a mano, mentre è perfettibile il bel cruscotto con illuminazione a scelta bianca oppure blu: nello schermo al centro ripete anche le indicazioni del navigatore (optional), ma il termometro dell’acqua non c’è e il contagiri si legge con difficoltà (ma in prossimità dell’intervento del limitatore si illumina gradevolmente di rosso).
Abitabilità
Le poltrone anteriori, che in opzione possono avere le regolazioni elettriche, sono piuttosto incavate e trattengono bene in curva, ma non per questo risultano scomode; il loro rivestimento in pelle è di serie (a richiesta si può avere tutto l’abitacolo rifinito con lo stesso pregiato materiale). L’abitabilità posteriore, invece, non è eccezionale: un eventuale quinto passeggero deve fare i conti con il tunnel che ruba spazio ai piedi, e l’agio per le gambe è limitato anche per chi occupa i posti laterali; inoltre, l’accesso al divano è disagevole a causa delle portiere poco estese e della foggia discendente del tetto. Discreta la disponibilità di portaoggetti, e pratico il cassetto di fronte al passeggero anteriore: pur privo di serratura, è bene illuminato e refrigerato dall’aria del “clima”.
Bagagliaio
Con i suoi 385 litri di bagagliaio, in quanto a capacità di carico la Citroën DS4 surclassa svariate berline di dimensioni simili, anche se a divano abbattuto il volume utile (1021 litri) è inferiore alla media, e si crea pure un gradino di 10 cm nel pavimento che va ad aggiungersi a quello, di ben 24 cm, che si forma rispetto alla soglia; quest’ultima, inoltre, si trova a ben 78 cm dal suolo. Comunque sia, la regolare forma interna favorisce la sfruttabilità e l’altezza fra pavimento e cappelliera è sufficiente per un paio di grandi valigie sovrapposte. Non mancano nemmeno la plafoniera rimovibile che si trasforma in una torcia e la botola passante per caricare gli sci, ma l’eventuale subwoofer dell’hi-fi Denon (optional) “ruba” 9 cm di larghezza utile.
Nel traffico aiutano la dolcezza del motore e del cambio manuale, nonché le dimensioni abbastanza compatte; ma nella marcia a singhiozzo la frizione affatica e, nei parcheggi in “retro”, è meglio affidarsi ai sensori. Le sospensioni rigide compromettono il comfort sullo sconnesso, ma si riscattano fra le curve rendendo la DS4 agilissima e incollata al’asfalto: complice il brioso turbodiesel, il piacere di guida non manca e neppure costa troppo caro, dato il basso livello di consumi. In autostrada convincono la souplesse di marcia e la precisione, tuttavia c’è qualche fruscio aerodinamico di troppo.
In città
Le dimensioni sono quelle di una berlina compatta e, anche se la visibilità per effettuare manovre in retromarcia è insufficiente, a dare una mano nei parcheggi ci sono i sensori di distanza anteriori e posteriori (di serie); inoltre, lo sterzo è dolce anche a bassa velocità, il cambio risulta agevolmente manovrabile e il motore, pronto e fluido, è un buon alleato anche quando ci si muove a bassa velocità. Per contro, la frizione pesante affatica nella marcia a singhiozzo e le sospensioni non sono adatte allo sconnesso: trasmettono contraccolpi risultando anche rumorose.
Fuori città
È fra le curve che emergono i vantaggi derivanti dalla taratura sportiva delle sospensioni: l’auto si corica poco di lato e dimostra un’eccellente agilità. Elevati i margini di tenuta laterale, ma al limite – rilasciando l’acceleratore – il retrotreno tende ad allargare la traiettoria provocando il pronto (e alquanto brusco) intervento dell’Esp; all’altezza della situazione anche la potenza e la modulabilità dei freni. Ottimo il comportamento del motore: pronto e disponibile ai bassi regimi, diventa particolarmente vigoroso dopo i 3000 giri. Le notizie positive proseguono sul fronte dei consumi, dato che anche senza troppe attenzioni si superano i 17 km/l.
In autostrada
In autostrada si viaggia con piacere: i limiti di assorbimento delle sospensioni emergono soltanto sulle giunzioni più pronunciate e in sesta, a 130 km/h, il motore lavora con voce ovattata ad appena 2500 giri (e, dopo i rallentamenti, riprende con vigore sin dai 2000 giri, senza costringere a scalare marcia); l’isolamento rispetto ai fruscii aerodinamici resta, però, perfettibile. Pur non prontissimo, lo sterzo è preciso e di rado richiede di modificare la traiettoria impostata, complice l’assetto irreprensibile anche nei curvoni percorsi a velocità elevata. Sempre modesta la richiesta di gasolio, ed elevata l’autonomia.
Oltre ai sei airbag e ai controlli elettronici della trazione e della stabilità, la DS4 ha di serie numerosi dispositivi “tecnologici”, fra cui il sistema che può attivare automaticamente i soccorsi in caso di bisogno e quello che avvisa del sopraggiungere di veicoli “nascosti” nell’angolo cieco dei retrovisori. Non è dunque un caso che, assieme alle cinque stelle che rappresentano il massimo punteggio ottenibile, dall’Euro NCAP sia giunta una valutazione particolarmente elevata anche per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla sicurezza.
A suffragare le cinque stelle (il massimo) ottenute nei crash test Euro NCAP, ci sono 90 punti percentuali relativi alla protezione degli occupanti e 80 punti per quella dei bambini assicurati a seggiolini Isofix (i relativi attacchi sono di serie); meno eclatanti i 43 punti assegnati alla capacità di salvaguardare i pedoni in caso di malaugurato investimento, mentre è notevole la valutazione del 97% relativa ai sistemi elettronici di assistenza alla sicurezza. Oltre all’Esp, agli airbag anteriori frontali e laterali, e a quelli a tendina estesi a proteggere anche la testa degli occupanti del divano, l’equipaggiamento di serie comprende il cruise control e il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco degli specchi retrovisori esterni. C’è anche l’ancora poco diffuso Localized Emergency Call: basato su un localizzatore GPS che determina la posizione del veicolo e tramite un dispositivo GSM, in caso di incidente, consente il collegamento (anche automatico) al Centro Servizi Citroën e l’eventuale attivazione dei soccorsi. Completano la dotazione le luci diurne a led e i fendinebbia (che svolgono pure la funzione di fari di svolta, migliorando l’illuminazione del ciglio stradale interno alla curva). A pagamento si possono aggiungere i gruppi ottici allo xeno e il segnalatore che avvisa qualora si cambi corsia senza volerlo (è incluso nel pacchetto Detection).
Forte di un’estetica particolare ed esclusiva, la DS4 si fa perdonare qualche difetto di praticità – vedi i finestrini posteriori fissi – con caratteristiche di guida di alto livello e con una qualità costruttiva altrettanto elevata. Nell’allestimento Sport Chic è pure molto ricca per quanto riguarda la dotazione, aspetto che contribuisce a giustificarne il prezzo, impegnativo ma non certo sproporzionato.
Con la sua linea “importante” e personale la Citroën DS4 si distingue dalle coupé e da molte sportiveggianti berline di dimensioni simili: è adatta a chi cerca una vettura grintosa, originale e al tempo stesso raffinata che non imponga troppe rinunce in fatto di praticità: anche se quelle posteriori sono piccole e hanno i finestrini fissi, cinque porte sono pur sempre meglio di tre. E, nella DS4, anche il baule è discretamente ampio e sfruttabile. Altro punto a favore sono le qualità dinamiche, almeno per chi considera il piacere di guida prioritario rispetto al comfort: l’insonorizzazione è valida, ma le sospensioni sono dure. Ciò detto, c’è la questione del prezzo: la DS4 non è regalata, ma vanta una qualità costruttiva superiore alla media e, in quest’allestimento Sport Chic, una dotazione di serie che comprende anche il superfluo. E, comunque, senza rinunciare al vigoroso e parco 2.0 turbodiesel e accontentandosi di un allestimento un po’ meno ricco (rivestimento in pelle dei sedili soltanto parziale, cerchi di 17” anziché di 18”…), c’è sempre l’alternativa della So Chic, più abbordabile ma non certo povera.
Dotazione
Il ricco allestimento Sport Chic soddisfa sotto ogni aspetto: la dotazione di sicurezza include pure il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco degli specchi retrovisori, e non mancano “sfizi” come i sedili in pelle con massaggio lombare e il parabrezza panoramico.
Finiture
Il livello qualitativo dell’abitacolo è degno di una vettura di categoria superiore: ai materiali di pregio si accompagnano grande precisione degli assemblaggi e dettagli curati, anche nelle zone lontane dalla vista.
Motore
Il 2.0 a gasolio, sovralimentato da una turbina a geometria variabile e dotato di intercooler, è generoso di coppia a qualsiasi regime e sempre pronto a rispondere all’acceleratore. Inoltre, consuma poco anche in autostrada.
Tenuta di strada
La DS4 è “incollata” all’asfalto come una vera sportiva, grazie pure alla generosa gommatura ribassata e al sostegno offerto dalle solide sospensioni; molto elevato il limite di tenuta laterale, un po’ brusco l’intervento dell’Esp.
Cruscotto
Esteticamente ricercato e dotato della possibilità di scegliere l’illuminazione bianca oppure blu, è, però, privo del termometro del liquido refrigerante e perfettibile nella leggibilità, soprattutto per quanto riguarda il contagiri.
Praticità
Le porte dietro sono piccole e, complice il profilo inclinato del tetto, l’accessibilità al divano è difficoltosa; chi sta dietro, inoltre, ha poco spazio per le gambe e non può aprire i finestrini perché sono fissi.
Sospensioni
Tarate per privilegiare la guidabilità risultano, per contro, troppo rigide: sulle sconnessioni trasmettono contraccolpi che vanno a discapito del comfort, e le gomme superibassate non mitigano certo questo difetto.
Visibilità posteriore
Gli ampi montanti del tetto, i cristalli scuri e il lunotto di piccole dimensioni rendono critica la visibilità posteriore (ma nei parcheggi aiutano i sensori di distanza, previsti di serie non soltanto dietro ma anche davanti).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4000 giri | 210,6 km/h | 212 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,0 | 8,6 secondi | |
0-400 metri | 16,3 | 136,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,0 | 172,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 33,8 | 170,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 31,6 | 163,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 10,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,1 km/litro | 14,9 km/litro | |
Fuori città | 17,4 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 9,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 14,7 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 19,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 132 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri | 11,5 |
Cilindrata cm3 | 1997 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3750 |
Coppia max Nm/giri | 340/2000-3000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 136 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 428/181/152 |
Passo cm | 261 |
Peso in ordine di marcia kg | 1320 |
Capacità bagagliaio litri | 385/1021 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4000 giri | 210,6 km/h | 212 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,0 | 8,6 secondi | |
0-400 metri | 16,3 | 136,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,0 | 172,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 33,8 | 170,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 31,6 | 163,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 10,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,1 km/litro | 14,9 km/litro | |
Fuori città | 17,4 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 9,2 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 14,7 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 19,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 132 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri | 11,5 |
Cilindrata cm3 | 1997 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3750 |
Coppia max Nm/giri | 340/2000-3000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 136 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 428/181/152 |
Passo cm | 261 |
Peso in ordine di marcia kg | 1320 |
Capacità bagagliaio litri | 385/1021 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 18 |