MONOPOSTO PIÙ PROTETTE - Nel prossimo campionato mondiale le monoposto di Formula 1 dovranno essere di una nuova protezione per la testa del pilota. Si chiama Halo (foto qui sopra) e il suo obbligo è stato deciso dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, a cui fanno capo gli aspetti sportivi degli sport automobilistici. La decisione è stata presa dopo la discussione e le valutazioni fatte in seno al cosiddetto Gruppo Strategico della F1 che mercoledì 19 luglio si è riunito nella sede della FIA stessa.
ULTERIORI SVILUPPI - L’Halo è una particolare struttura protettiva sviluppata dalla Ferrari. Si tratta di un roll-bar in fibra di carbonio solidale al telaio della vettura il cui scopo principale è proteggere la testa del pilota in caso di ribaltamento o in caso d'impatto con oggetti che eventualmente dovessero trovarsi sulla sua traiettoria in caso d’incidente. Un caso per tutti quello tragico di Jules Bianchi che nel 2014 a Suzuka, a causa di un’uscita di strada, perse il controllo e si infilò sotto ad un mezzo di soccorso a bordo pista perdendo la vita. Con Halo l’esito di questo incidente avrebbe potuto essere diverso. La decisione dell’obbligatorietà dell’Halo dà l’avvio a un lavoro di ulteriore messa a punto del sistema. “Con l’aiuto dei team, certe caratteristiche del design dell’Halo saranno ulteriormente migliorate” ha precisato la stessa FIA. La precisazione suona anche come un cambiamento di opinione di certi team, che nei mesi scorsi si erano mostrati contrari all’adozione dell’Halo, che in un primo momento pareva poter essere introdotto già per il 2017.
ALTRE IPOTESI RESPINTE - Opinioni contrarie erano state espresse anche da qualche pilota, secondo cui correre all’interno di una gabbia avrebbe snaturato la Formula 1. Che l’Halo non facesse l’unanimità è stato testimoniato anche dal test fatto in occasione del recente Gran Premio di Silverstone, con Sebastien Vettel che ha provato sulla sua Ferrari un altro tipo di dispositivo (chiamato Shield, foto qui sotto), basato su una sorta di robusto cupolino in policarbonato sostanzialmente analogo a quello proposto dalla scuderia Red Bull. E, a proposito di altri possibili sistemi di protezione, lo stesso comunicato della FIA argomenta ricordando che “negli ultimi cinque anni sono stati sperimentati e valutati diversi tipi di dispositivi del genere, e che il sistema Halo si è dimostrato quello che fornisce la migliore performance di sicurezza globale”. Ora per la definitiva entrata in vigore dell’obbligo dell’Halo sarà necessaria l’approvazione del Consiglio Mondiale della FIA.
NON SOLO PROTEZIONE - Oltre al tema dell’Halo, il Gruppo Strategico della FIA ha anche affrontato quello della regolamentazione delle power unit per il 2021. Decisioni però non ne sono state prese e il gruppo ne riparlerà nel prossimo settembre (un apposito gruppo di lavoro è stato creato per sviscerare l’argomento e valutare le possibili soluzioni). Al centro delle discussioni c’è la sostenibilità dei costi ma anche le prospettive di allargamento del movimento Formula 1 alla luce delle notizie recenti riguardanti un possibile ritorno della Cosworth, storica specialista di motori, o addirittura dell’ingresso nel “circo” F1 del gruppo Volkswagen.