PRONTO RISCATTO? - Il campionato di Formula 1 dello scorso anno è stato fra i peggiori di sempre per la Toro Rosso, tornata dopo sei stagioni al penultimo posto fra i costruttori. La scuderia di Faenza proverà a riscattarsi nel 2019 con la monoposto STR14, simile nella livrea alla STR13 dell’anno scorso ma aggiornata a livello tecnico: cambiano in particolare le “pance” laterali e le branchie sull’ala anteriore. Oltre a queste novità ci sono i cambiamenti dovuti al nuovo regolamento tecnico, che prevede un’ala anteriore più larga di 20 cm e più alta di 2 cm, un alettone posteriore più largo di 10 cm e più alto di 2 cm e appendici sulle “pance” laterali (più basse di 10 cm e avanzate di 15 cm). Queste novità dovrebbero ridurre la deportanza aerodinamica, la spinta dell'aria verso il terreno che rende le monoposto più stabili e precise all'aumentare della velocità, il tutto per facilitare i sorpassi. Il motore ibrido è ancora fornito dalla Honda, che spera di aver risolto i gravi problemi di affidabilità avuti la scorsa stagione.
TORNA KVYAT - Al volante della Toro Rosso SRT14 ci saranno due piloti diversi rispetto al 2018, quando la scuderia di Faenza schierava il neozelandese Brendon Hartley e il francese Pierre Gasly: sono il 22enne britannico Alexander Albon, debuttante in Formula 1, e il russo Daniil Kvyat, che torna nel circus dopo la parentesi proprio alla Toro Rosso nel 2017.