Libere di venerdì 4 aprile
Qualifiche di sabato 5 aprile
Gara di domenica 6 aprile
Il prossimo fine settima andrà in scena il terzo appuntamento stagionale, il Gp del Giappone 2025 di Formula 1. Lo scenario è quello suggestivo di Suzuka, storico tracciato che è stato teatro di leggendarie sfide. Le favorite sono, ancora una volta, le due McLaren, che hanno tutte le carte in regola per portarsi a casa la vittoria.
La Ferrari deve dimostrare di avere quel potenziale che fino a ora è rimasto inespresso. L’unico acuto è stato la vittoria di Hamilton nella gara sprint della Cina. Poi solo piazzamenti e delusione, compresa quella cocente della doppia squalifica comminata alle monoposto di Leclerc e Hamilton per violazione dei regolamenti.
C’è curiosità per vedere Yuki Tsonoda (nella foto sopra) alla guida della Red Bull, una monoposto messa a punto in modo specifico per il particolare stile guida di Max Verstappen, che vuole una vettura iper reattiva difficile da gestire per gli altri piloti. Il giapponese, idolo di casa, farà di tutto per fare bella figura.
Tranne nel 2007 e nel 2008, quando si è corso al Fuji, il circuito di Suzuka è teatro del Gp del Giappone ininterrottamente dal 1987: la prima edizione va alla Ferrari di Gerhard Berger, quella successiva vede Senna conquistare il primo Mondiale. Nel 1989 c'è il famoso contatto tra Senna e Prost all'ultima variante: il brasiliano riesce a proseguire mentre il francese si ritira, ma viene squalificato per il taglio della chicane e il titolo mondiale va al francese, che diventa irraggiungibile in classifica iridata (e la vittoria nel Gran Premio viene assegnata a Nannini).
Nel 1990 i ruoli si invertono: Senna a fare la lepre, Prost su Ferrari il cacciatore; alla prima curva il brasiliano conquista il secondo Mondiale in carriera, speronando il francese. Meno traumatica l'edizione 2000, quando Schumacher conquista il primo titolo sulla Ferrari, rompendo un digiuno che a Maranello durava dal 1979.
Il tracciato è unico nel suo genere: disegna un “otto” con cavalcavia e sottopassaggio. Molto difficile sorpassare, ma la varietà di situazioni lo rende amato dai piloti: molto tecnica la Spoon Curve, mentre la sequenza di curve (dalla 3 alla 6) che immette alla Dunlop richiede precisione di guida e bilanciamento della monoposto; i più abili possono provare il sorpasso alla 130R, che termina il rettilineo susseguente alla Spoon Curve. Una la zona DRS, nel rettilineo tra la curva 15 e la 16.