Formula 1, Gp d'Olanda 2024: orari diretta tv e streaming

Secondo me arriviamo ad un risultato simile partendo da basi diverse. Per quanto interessante possa essere la storia della persona, per me lo sport per primo mi deve interessare. Anche perché penso che tutti noi abbiamo una storia interessante, quindi una volta che hai trovato lo sport che ti piace, le storie che ti ispirano le trovi. Anche in F1, per quanto possa stare antipatico Verstappen, ricordo che da bambino vedevo correre il padre Jos sulle Arrows arancioni e che si schiantava in continuazione. Ora il figlio domina il mondo, quindi alla fine il buon Jos c'è riuscito a fare una cosa meglio di Schumacher, Hakkinen e degli altri che correvano a quel tempo. È una sensazione strana vedere il figlio adulto di uno con cui in un certo senso sei cresciuto. Le storie interessanti sono dappertutto, dispiace un po' che i media italiani diano peso solo alle storie italiane, quindi tante storie interessanti uno se le deve andare a cercare per vie traverse. Ma non è certo una colpa degli italiani, tutti sono così. Forse un po' meno gli anglosassoni, ma anche loro sono molto lontani dalla neutralità che dicono di avere. Quindi sì, gli sport che ti dicevo sopra li seguiamo soprattutto perché ci piace lo sport in sé, ma poi le storie personali degli atleti arricchiscono non poco il tutto. Poi ripeto, ad averne il tempo probabilmente mi appassionerei di tutto: l'mma piaceva inizialmente a mia moglie, e anche li ce ne sono di storie di ragazzi nati in povertà assoluta che hanno letteralmente lottato e sputato sangue fino ad arrivare sul tetto del mondo. Sul fare quello che piace anche a costo di della propria vita lo pensavo da ragazzo, ora è complicata. Fossi certo che ciò che mi piace mi accorcerà la vita penso che smetterei. La mia di figlie ha partorito da poco, giovanissima, ha bisogno di noi. Dovessi fare io qualcosa che non mi piace per migliorarle la vita non ci penserei due volte. Mi piace il ciclismo e mi piacciono le moto, entrambi soprattutto in fuoristrada: è una cosa pericolosa, per quanto ci possa stare attento, il rischio di non tornare a casa c'è. Però finché va tutto bene mi tengo in forma, fisicamente e mentalmente, se smettessi potrei sia impazzire che vivere una vita sedentaria e non salutare. Che fare? Entrambe le scelte sono sbagliate. Una nota sul doping che temo non ti piacerà: purtroppo, anche per colpa degli sport che seguo, sono molto diffidente. Siamo in un periodo in cui il trend è quello dei microdosaggi: farmaci utilizzati regolarmente ma a dosi talmente basse da passare sotto i radar dell'antidoping. Non è certo l'Epo degli anni '90 che permetteva ad un amatore sessantenne di fare i tempi di Moser, ma comunque tra atleti di élite fanno la differenza. Atleti che comunque sono persone, non macchine, non sempre reagiscono ai farmaci nello stesso modo, quindi anche quando beccano qualcuno con qualche picogrammo in più a me la cosa puzza. Ovviamente spero di sbagliarmi, ma purtroppo non riesco ad uscire dalla mentalità del "colpevole fino a prova contrario". Complimenti alla tua bimba per la carriera. Buonanotte a te, e buongiorno a me :)