NEL 2026 SARÀ AUDI F1 - A due anni di distanza dall’addio alla Ferrari, Mattia Binotto (nella foto qui sopra) torna in pista. Ricomincerà da uno dei marchi più prestigiosi del motorsport, l’Audi, a seguito dell’acquisizione della scuderia Sauber, tornerà in Formula 1. Dal 1° agosto sarà direttore operativo e tecnico di Sauber Motorsport AG che ha sede in Svizzera. Binotto guiderà quindi la transizione fino al 2026, anno in cui la scuderia di Hinwil cambierà nome e diventando il factory team Audi. Un vero e proprio terremoto dato che i precedenti vertici, Oliver Hoffmann e Andreas Seidl, lasciano il progetto.
PER ORA È ULTIMA - L’ex Ferrari avrà il compito non semplice di risollevare le sorti della Sauber, team che al momento è ultimo in classifica, nonché unico team a quota zero punti. Le certezze in Sauber sono poche, al momento sappiamo che arriverà Nico Hulkenberg dalla Haas, ma il secondo posto da pilota è ancora da assegnare.
UNA VITA IN FERRARI - Copo la laurea in ingegneria meccanica conseguita presso l'EPFL (Politecnico Federale di Losanna, in Svizzera), nel 1995 Binotto è entrato a far parte del test team Ferrari di F1. Successivamente ha ricoperto diverse posizioni, da capo ingegnere a responsabile del reparto motori e direttore tecnico. Nel 2019 è stato nominato team principal della Scuderia Ferrari, ruolo che ha conservato fino al 2022. L’esperienza alla guida del team di Formula 1 del Cavallino Rampante è stata contrassegnata da tante ombre e qualche spiraglio di luce. Il bottino parla di sette vittorie e due secondi posti nella classifica costruttori. La macchia più grande è sicuramente la querelle nel 2019 sul presunto “doping” della power unit, con la successiva limitazione del 2020, a seguito all’accordo segreto con la FIA, che si è tradotto in un crollo delle prestazioni.