PIÙ 0,77% IN MEDIA - Anno nuovo, autostrade più care: anche nel 2017 la storia si ripete. Del resto, come annuncia il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, “L'aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall'applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo”. In pratica, gli automobilisti trovano un rincaro medio del pedaggio pari allo 0,77%, con i massimi aumenti su Bre.be.mi (+7,88%), Tronco A4 (+4,60%) e Torino-Savona (+2,46%); più contenuti (+0,64%) gli aumenti sulla rete gestita da Autostrade per l'Italia. Il Ministero ha precisato che le variazioni sono state valutate anche in base ai “parametri legati all'inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati”.
NON TUTTI AUMENTANO - Ecco, nello specifico, gli aumenti riconosciuti: Asti-Cuneo Spa 0%; Ativa Spa 0,88%; Autostrade per l'Italia Spa +0,64%; Autostrada del Brennero Spa 0%; Autovie Venete Spa +0,86%; Brescia-Padova Spa +1,62%; Consorzio Autostrade Siciliane 0%; CAV Spa +0,45%; Centro Padane Spa 0%; Autocamionale della Cisa Spa +0,24%; Autostrada dei Fiori Spa 0%; Milano Serravalle Milano Tangenziali Spa +1,50%; Tangenziale di Napoli Spa +1,76%; RAV Spa +0,90%; SALT Spa 0%; SAT Spa +0,90%; Autostrade Meridionali (SAM) Spa 0%; Satap Spa Tronco A4 +4,60%; Satap Spa Tronco A21 +0,85%; SAV Spa 0%; SITAF Spa 0%; Torino - Savona Spa +2,46%; Strada dei Parchi Spa +1,62%; Bre.be.mi. +7,88%, Teem +1,90%, Pedemontana Lombarda +0,90%.