OBIETTIVI MANCATI - I tagli alle auto dell’amministrazione pubblica, centrale e periferica, a fine anno dovrebbero dar luogo a un risparmio di 280 milioni di euro rispetto a quanto speso nel 2009. Ciò significa che non è stato raggiunto l’obiettivo prefissato, che era una riduzione del 20%. Il bilancio registra infatti un taglio solo del 16%. “Si dovrà fare meglio l’anno prossimo, quando l’obiettivo è di una riduzione del 50%” ha dichiarato il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi.
44% DI ENTI INADEMPIENTI - I dati emergono dal monitoraggio fatto compiere dal ministero stesso sulle varie amministrazioni pubbliche per verificare lo stato dell’attuazione dei “tagli” decisi dalla legge finanziaria per il biennio 2011-2012. L’indagine ha messo in evidenza che il 44% delle amministrazioni pubbliche non ha dato corso adeguatamente alle direttive ricevute e risulta quindi in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi preposti.
100 MILIONI AL MESE - Lo stesso monitoraggio ha anche indicato la cifra esatta del costo della gestione dell’intero parco-auto della pubblica amministrazione italiana nel 2011: 1 miliardo e 220 milioni di euro. Complessivamente questa flotta (che non comprende i veicoli con targhe speciali e dei corpi di polizia e dell’esercito) ha compiuto circa 700 milioni di chilometri. Le “auto blu” propriamente dette, cioè quelle assegnate a una persona o comunque guidate da autista, hanno fatto registrare un miglioramento corposo: il 40% dell’intero risparmio realizzato.
REGIONE PER REGIONE - Il ridimensionamento percentuale maggiore del numero di auto c’è stato in Friuli Venezia Giulia (31% in meno); segue la Toscana (-25%), il Veneto (-23%), l’Emilia Romagna (-22%) e la Puglia (-20%). Le regioni che hanno saputo o voluto “tagliare” meno sono state la Sardegna e l’Abruzzo: rispettivamente soltanto dell’8% la riduzione praticata in Sardegna e del 7% in Abruzzo.
CONTROTENDENZE - Non manca una parte dell’amministrazione pubblica che non solo non ha realizzato economie ma addirittura ha aumentato la spesa: sono ben il 18,4% degli enti presi in considerazione. Secondo l’indagine (compiuta dal Formez Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle Pubbliche amministrazioni) l’81,6% degli enti monitorati ha ottenuto risparmi, ma soltanto il 31,4% ha saputo raggiungere l’obiettivo che era stato fissato (20% di riduzione).
IL PESO DEL PERSONALE - Quanto alle voci di spesa, il monitoraggio ha messo in luce che il 73% di essa è relativa ai costi del personale (per la guida e la manutenzione); tali costi sono comunque stati ridotti del 17,3%. La volontà di ridurre le flotte di auto ufficiali dell’amministrazione ha d’altronde portato anche a un certo aumento delle spese per noleggio, cresciute del 7,3% e arrivate a 3,5 milioni di euro.