MANCANO I DECRETI - Il Governo dovrebbe presentare entro la fine di febbraio 2017 i decreti attuativi per riformare la pubblica amministrazione, come previsto dalla legge che porta il nome del ministro Marianna Madia. Una delle novità più attese riguarda l’eliminazione del Pubblico Registro Automobilistico, il PRA, oggi controllato dall’Automobile Club d’Italia, ma fondato nel 1927 per registrare la proprietà dei veicoli. Il PRA rilascia i certificati di proprietà e viene regolarmente criticato per i costi elevati di gestione, nonché per la mancata integrazione con i dati in possesso della Motorizzazione: l’Italia è l’unico Paese al mondo dove il certificato di proprietà (nella foto) e la carta di circolazione sono emessi da due organismi differenti.
DOCUMENTI UNICO DI CIRCOLAZIONE - La riforma Madia prevede che le funzioni svolte dal PRA verranno affidate al Ministero dei Trasporti, in maniera da arrivare alla creazione di un documento unico per i dati di proprietà e di circolazione. Il registro sulla proprietà delle auto verrà pertanto controllato dalla Motorizzazione non più dall’Aci. La scomparsa del PRA dovrebbe portare inoltre alla creazione dell’Agenzia per il Trasporto stradale, con base a Roma, che diventerà l’interfaccia principale per tutte le questioni di natura burocratica: gestirà pratiche automobilistiche come ad esempio il rilascio e il rinnovo delle patenti, i fermi amministrativi e l’omologazione delle auto.