NESSUNO SCONTO - Era addormentato in auto, quando una pattuglia delle forze dell’ordine l’ha notato e sottoposto all’alcol test, trovandolo positivo. Al processo era stato assolto, visto che la vettura era ferma, ma la corte di Cassazione, ha annullato la sentenza del tribunale di Torino: il giudice non aveva valutato se in precedenza era stato o meno commesso il reato di guida in stato d’ebbrezza.
NON SI POSSONO IGNORARE IL “PRIMA” E IL “DOPO” - Per gli ermellini, infatti, la fermata in una strada pubblica va intesa come una fase della circolazione; quindi è irrilevante che la vettura non fosse in movimento quando è stato eseguito il controllo con l’etilometro. Così come non si sarebbe dovuto escludere che il conducente, prima del controllo, avesse guidato da ubriaco o che potesse rimettersi in marcia prima di aver smaltito l’alcol (rientrando così nei limiti tollerati dall’articolo 186 del codice della strada). Il tribunale, quindi, dovrà prendere una nuova decisione dopo aver verificato l’ora e il luogo dal quale proveniva l’imputato, la località nella quale risiede e il motivo che gli ha impedito di completare il tragitto.