UN NOME, UN PROGRAMMA - 2uettottanta, come dire Duetto, la "mitica" spider disegnata dalla stessa Pininfarina negli Anni 60, seguito da ottanta, numero che indica gli anni della Carrozziera torinese. È questo il nome scelto dalla Pininfarina per il prototipo svelato al Salone di Ginevra, lo studio di una Duetto degli Anni 2000 con lo scopo di far rivivere un'auto che per il Biscione ha rappresentato un grande successo.
Dietro ai cerchi a cinque fori, si cela un impianto frenante della Brembo con dischi carboceramici.
MOTORE DA 235 CV - Questo prototipo è studiato per ospitare sotto il lungo cofano anteriore, il 1750 Tbi (lo stesso motore della Giulietta Quadrifoglio Verde), che però qui è disposto in posizione longitudinale. Un motore che richiama la 1750 Veloce, una delle versioni della “Osso di seppia” (così veniva definita dagli appassionati la Duetto della fine Anni 60).
Il cruscotto e il volante riprendono quelli della Duetto.
TIRA, NON SPINGE - Lunga 421 cm, larga 180 e alta 128, la 2uettottanta ha proporzioni non diverse da quelle della sua ispiratrice. Ma le similitudini tra i due modelli finiscono qua: infatti la 2uettottanta è costruita sul pianale della nuova Alfa Romeo Giulietta.