PERCEZIONI DIFFERENTI - Entro la fine dell'anno Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler, nominerà un responsabile per l'Alfa Romeo negli Usa. Come riporta Automotive News, Marchionne avrebbe affermato: "per il rilancio dell'Alfa punteremo per primo sul mercato americano e poi troveremo una soluzione per l'Europa. Abbiamo svolto dei sondaggi di mercato sulla "desiderabilità" delle Alfa Romeo e, nonostante la lunga assenza (manca dal 1995, ndr), viene ancora considerata come una delle case più prestigiose". In Europa il problema viene evidentemente considerato più difficile da affrontare, perché l'immagine dell'Alfa Romeo ha subito un costante offuscamento da anni di cattiva gestione.
TANTI MODELLI NEL 2014 - Se sul nome del boss Alfa Romeo per Usa ancora non ci sono indiscrezioni, sembra certo che i modelli del Biscione saranno venduti attraverso la rete di concessionarie della Fiat: al momento sono 124, ma entro la fine dell'anno dovrebbero salire a 150, una ventina in più di quanto originaria previsto. A partire dalla metà del 2013 nelle loro vetrine potranno esporre la nuova coupé a motore centrale derivata dal prototipo 4C (nella foto sopra) e un'inedita crossover che sarà sviluppata congiuntamente insieme alla Jeep. Per il 2014, invece, sarebbe previsto il debutto della Giulia, berlina (e station wagon) erede della 159 che, secondo le indiscrezioni, sarà costruita negli Usa (leggi qui per saperne di più) sulla stessa linea di montaggio dell'erede della Chrysler 200, il cui debutto è atteso per il 2013. Sempre tra tre anni, infine, dovrebbero arrivare una nuova Alfa Romeo Spider e una berlina di grandi dimensioni, erede della 166, che avrà la trazione posteriore e sarà costruita a Torino (leggi qui per saperne di più).
Il calendario del nuovo piano industriale Alfa Romeo presentato al recente Salone di Francoforte.
LA COSA PIÙ DIFFICILE DA FARE - Da quando Sergio Marchionne nel giugno del 2004 ha preso la guida del gruppo Fiat, l'Alfa Romeo è stata la sua spina nel fianco tanto che, ancora oggi, secondo Automotive News, avrebbe dichiarato: “l'Alfa Romeo continua ad essere la cosa più difficile che devo fare”. D'altra parte, i modelli più recenti come la Brera e la Spider, la GT, e la 159 hanno mancato l'obiettivo fissato dal managment. Nel 2006 Marchionne dichiarò di voler vendere entro il 2010 300.000 auto l'anno, ma l'anno scorso si è arrivate a sole 115.000 unità.