ANTI BMW E MERCEDES - Nell’ambito dell’imminente rassegna Auto Moto d’Epoca, in programma a Padova dal 25 al 28 ottobre la casa d’aste Bonhams ha in programma una vendita all’incanto il cui catalogo contiene numerose vetture che sono delle autentiche “chicche”. Alcune per il loro fascino altre per ciò che rappresentano nella storia dell’auto. Tra le proposte di quest’ultimo tipo di auto c’è senz’altro l'Alfa Romeo 155 GTA Stradale del 1993, per la quale gli esperti di Bonhams stimano un prezzo compreso tra 180-220 mila euro. Dunque non è un modello molto vecchio, né è una di quelle auto che hanno raccolto grandi successi nel mondo. Si tratta infatti di un prototipo realizzato in vista di una produzione di serie che poi non ci fu. Quando fu concepita questa Alfa Romeo 155 GTA Stradale, unico esemplare esistente, numero di telaio ZAR16700000005892, l’obiettivo del Biscione era di dotarsi di un modello capace di fare concorrenza alle varie Mercedes 190E 2.5-16 e BMW M3, modelli di grande appeal in quegli anni sul pubblico amante delle berline “cattive”.
I SUCCESSI NELLE GARE TURISMO - Fonte d'iispirazione per l'Alfa Romeo 155 GTA Stradale furono le versioni della 155 realizzate per le corse, capaci di dominare un po’ tutti i campionati Turismo, dal cosiddetto Superturismo italiano a quelli d’Inghilterra e Spagna, fino al particolare e prestigiosissimo DTM tedesco, che l’Alfa Romeo 155 vinse appunto nel 1993. A fine anno la casa avviò il progetto della realizzazione di una versione molto sportiva con l’intento di mettere commercialmente a frutto la superiorità manifestata negli autodromi. L’ideazione e lo sviluppo presero più o meno tutto il 1994 e furono opera dell’Abarth, che fungeva da divisione da corsa del gruppo Fiat-Alfa Romeo-Lancia, sotto la guida dell’ingegnere Sergio Limone. La base tecnica era quella della Alfa Romeo 155 Q4, con il motore 4 cilindri 2.0 Turbo impiegato sulla Lancia Delta Integrale. Il prototipo della vettura (vale a dire l’auto oggi messa all’asta) fu esposto al Motor Show di Bologna del 1994 e fu successivamente impiegato come vettura di pronto intervento dai servizi medici per il Gran Premio di Monza del 1994.
IL NO DEI VERTICI FIAT - Il destino commerciale della vettura fu invece cassata dai vertici del gruppo Fiat. Essi erano convinti che per una adeguata forza concorrenziale contro le rivali tedesche la l’Alfa Romeo 155 GTA Stradale avrebbe dovuto montare un propulsore a 6 cilindri. La casa disponeva di un’unità di questo tipo, ma il suo impiego era incompatibile con il resto della meccanica. E probabilmente più ancora pesò il fatto che l’operazione avrebbe richiesto l’allestimento di una linea di produzione a sé stante, separata, con forte aumento dei costi. Dunque non se ne fece nulla. Dopo l’apparizione sulla pista di Monza come “auto-medica” il prototipo della Alfa Romeo 155 GTA Stradale rimase per quattro anni nella concessionaria Fiat-Alfa Romeo milanese dell’ex campione di rally Tony Fassina. Poi venne acquistata da un appassionato tedesco che fece anche immatricolare l’auto in Germania. Poco dopo però l’auto tornò in Italia nella collezione di un preparatore “alfista” marchigiano. Dopo qualche anno l’auto fu venduta al proprietario che ora l’ha affidata a Bonhams per la vendita all’asta.