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ANAS entra in FS Italiane: strada e ferrovia diventano alleati

18 gennaio 2018

Nasce così il primo polo europeo integrato di infrastrutture ferroviarie e stradali.

ANAS entra in FS Italiane: strada e ferrovia diventano alleati

NASCE UN GIGANTE - Con l’ingresso delle azioni ANAS, le FS diventano un operatore a tutto campo delle infrastrutture che, tra strada e ferrovia, gestisce complessivamente 44mila chilometri. Nessun altro paese al mondo, tranne Svezia e Portogallo (che hanno dimensioni e sistemi di mobilità certamente non paragonabili al nostro) ha conglobato in un unico soggetto la gestione delle grandi vie terrestri di comunicazione. Questo ridisegno globale dei maggiori operatori italiani, che uniscono le loro forze come previsto dal Piano Industriale 2017-2026, porta una serie di novità sul fronte degli assetti, e una razionalizzazione sul fronte finanziario: nel 2018, infatti, il fatturato complessivo atteso è di 11,2 miliardi, e nell’arco di dieci anni sono attesi 108 miliardi di investimenti. Il Gruppo FS-ANAS diventa così un soggetto più forte, che permette all’Italia di avere maggior competitività nelle gare d’appalto per la gestione dei sistemi infrastrutturali, e delle reti di mobilità di trasporto pubblico, potendosi confrontare direttamente con gli operatori tedeschi e francesi, come DB/Arriva e RATP. Le sinergie tra ferro e gomma giocheranno, inoltre, un ruolo fondamentale nelle innovazioni previste sulla rete stradale. Grazie alla fusione, si ottimizzeranno i costi operativi e manutentivi, generando risparmi per ben 400 milioni nei prossimi dieci anni. 

COSA CAMBIA SULLE STRADE? - L’obiettivo fondamentale è potenziare gli standard di qualità e sicurezza della rete, e la sua manutenzione, a partire dalla vigilanza di strade, viadotti e gallerie che, nei tratti dove le arterie corrono in affiancamento alle ferrovie (in totale, 10mila km), potrà essere effettuata in modo integrato dagli operatori di Rete Ferroviaria Italiana e ANAS. Consistenti vantaggi attesi, inoltre, nello sviluppo dei sistemi di guida autonoma: i progetti di ANAS su questo fronte, già a uno stadio avanzato, potranno ora beneficiare del know how qualificatissimo degli ingegneri che hanno sviluppato i sistemi di segnalamento ferroviario. Il coordinamento fra RFI e ANAS consentirà, tra l’altro, di collegare in maniera più efficace ed efficiente i nodi logistici: porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di interscambio modale. Fra le possibili novità preannunciate dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, Renato Mazzoncini (a destra nella foto sopra), l’adozione di infrastrutture di alimentazione elettrica per il trasporto merci, sul modello delle sperimentazioni avviate con successo in Svezia da Scania, dove TIR elettrici corrono sulle strade, alimentati dalla corrente captata da pantografi sul tetto, più o meno come avviene con i filobus. Ancora una volta, l’esperienza maturata nell’infrastruttura ferroviaria migra con successo per rispondere alle esigenze stradali.

PAGHEREMO IL PEDAGGIO SULLE STATALI? - Da tempo si discute se, sulle superstrade gestite da ANAS (la 36 Milano - Lecco - Colico, la E45, l’Aurelia e via elencando), si dovrà prima o poi pagare il pedaggio, come notoriamente avviene sulle autostrade. Il Presidente e Amministratore Delegato di ANAS, Gianni Vittorio Armani (a sinistra nella foto sopra) ha tuttavia rassicurato, a tale proposito, che sulle arterie esistenti, anche se a doppia corsia, e sulle autostrade gestite dall’azienda (come alcune autostrade in Sicilia, la A2 Autostrada del Mediterraneo Salerno-Reggio Calabria e il Grande Raccordo Anulare), non verrà mai chiesto il pedaggio. Il nuovo assetto consentirà, tuttavia, di attivarsi al meglio per completare quei nuovi collegamenti stradali che, per varie ragioni, non sono mai stati portati a termine, o neanche avviati. Come la riqualificazione della Romea da Mestre a Ravenna o la E78 Grosseto - Fano (o Superstrada dei Due Mari) in cui rientra anche la famosa galleria della Guinza, di sei chilometri, iniziata negli Anni 90 e mai conclusa. In questi casi, così come nei nuovi progetti, sarà invece possibile ipotizzare un pedaggio, secondo il principio generale in base al quale il costo per l’uso di un’infrastruttura ricade sull’utente, e non sulla collettività.



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Ritratto di mike53
19 gennaio 2018 - 10:09
Vedremo se alle belle parole seguiranno i fatti! In questo nostro stranissimo paese 9 volte su 10 le promesse restano tali e il risultato è lo stato pietoso di strade e autostrade che, in particolare quest'ultime (a carissimo pedaggio!!!), dovrebbero essere lastricate d'oro!!!
Ritratto di onlyroma
21 gennaio 2018 - 10:17
FS non fa tanto schifo e non parlo del servizio,ma come impresa. Leggi il bilancio attuale e quello degli ultmi 5 anni. Ti sorprenderà scoprire che rfi è il gruppo europeo più redditizio. Ha un valore economico enorme ed è la soietà più ricca. Sembra strano,ma per una volta bisogna essere orgogliosi di una azienda completamente italiana leader nel mondo. Poi che il servizio regionale sia da migliorare e tanto bisogna fare,non esclude che il gruppo RFI sia un impero. Quindi tanto schifo non fa. Se ti documenti,siamo il tecnlogicamente più avanti di tutti in sicurezza. Sono gli altri che ci chiamano per rimodernare le loro linee ferroviarie.
Ritratto di nikooc
22 gennaio 2018 - 15:14
3
Il bilancio positivo è certamente frutto di mosse politiche atte a portare introiti, vedi la cessione per ben 1miliardo di € di asset che sono diventati parte della rete elettrica nazionale (e che ci sono entrati nella bolletta elettrica), guarda caso proprio l'attuale A.D. Anas ne fu l'artefice prima di andare in anas....
Ritratto di otttoz
19 gennaio 2018 - 17:57
se anas porta il valore aggiunto delle sue strade dissestate e non riasfaltate siam messi bene.
Ritratto di Corsaro72
19 gennaio 2018 - 18:02
Pagare le statali? Principio che il costo per l’uso di un’infrastruttura ricade sull’utente, e non sulla collettività? Parole sante, cominciamo quindi a far pagare le autostrade in tutte le regioni d'Italia, e non al resto della collettivita'... poi, forse, potremo cominciare a ragionare sulle statali.
Ritratto di Lo Stregone
30 gennaio 2018 - 16:01
Conoscendo quello che si inventano per racimolare soldi, non mi stupirei che facciano pagare tutto, non solo le statali, ma anche le regionali, provinciali e comunali...ho dimenticato qualcosa?
Ritratto di lybram
20 gennaio 2018 - 09:26
in sardegna le reti anas ed fs fanno a gara a chi fa più schifo.
Ritratto di franco 006
22 gennaio 2018 - 15:11
quindi a questo punto sara completata la tratta ferroviaria ad alta velocità fino a reggio calabria ed in sicilia e il ponte sullo stretto
Ritratto di Lo Stregone
30 gennaio 2018 - 16:04
Il ponte sullo stretto è un'opera irrealizzabile per motivi geologici; ma come sentito da qualcuno un paio di giorni addietro, invece di parlare di cose fantastiche, sarebbe meglio investire su quello che esiste già e renderlo più sicuro per tutto il paese.
Ritratto di TORQUATO FERRARA
24 gennaio 2018 - 19:49
2
PONTE SUBITO ! NO al potenziamento traghetti sullo Stretto di Messina. Pienamente d'accordo per la fusione Anas-Fs. Riprendiamo il progetto definitivo approvato nel 2010 ma bloccato da Monti nel 2013. Ci vuole mobilita', ci vuole sviluppo, ci vuole coesione territoriale. Basta con i rincari per gli autotrasportatori e facciamo arrivare Italo Treno a Palermo. Completiamo il corridoio Helsinki-Malta. SI alla TAV NA-PA, la vera grande opera.
Ritratto di Lo Stregone
30 gennaio 2018 - 16:09
Nell'articolo non si parla di una cosa fondamentale: senza una riasfaltatura decente tante strade non saranno all'altezza. A meno che non si vogliano eliminare drasticamente i veicoli su gomma oppure i veicoli viaggino su cuscini d'aria.