ACCORDO AUTOSTRADE-GOVERNO - Le autostrade italiane hanno detto sì a una tariffa ridotta per i pendolari autostradali, cioè gli automobilisti che percorrono frequentemente e con regolarità una stessa tratta. L’Aiscat, associazione delle concessionarie autostradali, ha accolto la proposta del ministro dei Trasporti e Infrastrutture Maurizio Lupi che aveva avanzato l’idea, non solo per agevolare chi usa l’autostrada con regolarità per ragioni di lavoro. Il ministro aveva spiegato che una soluzione del genere sarebbe un modo per aumentare i traffici, che invece stanno continuando a diminuire ormai da sei anni.
A CACCIA DI UTENTI - Il ministro aveva anche rilevato l’incongruenza della politica delle società concessionarie che nonostante la riduzione della domanda - una vera “fuga” dalle autostrade - aumentano i pedaggi. L’idea è stata accolta dal consiglio dell’Aiscat, quanto meno per un periodo di prova, dopo di cui si valuteranno i risultati. Per le autostrade non è detto che l’iniziativa porterà aumenti dei traffici e i tal caso per loro si tradurrebbe esclusivamente in un calo delle entrate. Comunque, dal primo febbraio a tutto il 2015 per chi usa regolarmente l’autostrada sulla stessa tratta sarà possibile godere di tariffe ridotte. Dopo di che ci dovrà esere una revisione del sistema.
COME FUNZIONERÀ - L’operazione funzionerà con il Telepass. Gli automobilisti interessati dovranno farsi registrare come pendolari sul tratto di autostrada che percorrono regolarmente e quindi nella fatturazione dei pedaggi relativi ai passaggi su quella tratta godranno dello sconto. Quest’ultimo partirà dal 10% per almeno dieci viaggi andata e ritorno, quindi per ogni viaggio a/r in più la riduzione aumenterà dell’1%, sino a un massimo del 20%. Da notare che l’agevolazione varrà su tratte fino a 50 chilometri.
QUATTRO MESI DI PROVA - Tra lo Stato e l’Aiscat è stato raggiunto un accordo in base al quale dopo quattro mesi dall’entrata in vigore dello sconto, sarà fatta una valutazione sull’andamento dei traffici per valutare se la misura dovrà essere completata con forme di compensazione da parte delle casse pubbliche a favore delle società autostradali. Dopo le prime considerazioni e decisioni al termine dei quattro mesi di prova, il nuovo regime proseguirà almeno sino a fine 2015 quando dovrebbero essere varate misure più organiche in tema di tariffazione autostradale.
I TIMORI DELLE AUTOSTRADE - Il timore delle concessionarie autostradali è che l’operazione riduca il fatturato sino a metterle in difficoltà di fronte ai loro impegni finanziari. In proposito viene richiesto che lo Stato proroghi le concessioni, in maniera da consentire alle società di allungare i tempi di rimborso dei finanziamenti necessari per gli investimenti e in questo modo diluire anche gli adeguamenti tariffari. Quali e come dovranno essere i cambiamenti dell’intera materia dei pedaggi dopo il 2015 sarà stabilito da un apposito tavolo di lavoro permanente di cui faranno parte l’Aiscat, il ministero delle Infrastrutture, quello dell’Economia e la neonata Autorità di vigilanza sui trasporti.