TUTTO SULL’EFFICIENZA - Dal rapporto peso-potenza, tanto in voga una volta, a quello tra cavalli ed emissioni di CO2: è la nuova equazione, figlia dei tempi, per valutare l’efficienza di un propulsore. Punta proprio sulla combinazione tra piacere di guida e basse emissioni nocive la nuova gamma di motori Drive-E della
Volvo, all’esordio in Italia. Si tratta di tre nuovi motori a quattro cilindri, due alimentati a benzina, in due livelli di potenza, e un diesel. Debutta sulla
Volvo S60 il
T5 turbo da 245 CV e 350 Nm di coppia abbinato ad una trasmissione automatica a otto marce, per il quale la casa svedese dichiara emissioni di 137 g/km con consumi pari a 5,9 litri per 100 km (quasi 17 km con un litro di benzina). Il 2.0 quattro cilindri
T6 è dotato di compressore volumetrico, che spinge ai bassi regimi, e turbocompressore: disponibile sulla S60, eroga 306 CV e 400 Nm di coppia, emette 149 g di CO2 per km e consuma 6,4 litri ogni 100 km (15,6 km a litro). Abbinato all’altrettanto nuovo cambio utomatico ad otto velocità consente alla S60 di scattare da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi ed è, secondo la Volvo, il primo motore ad offrire più di due cavalli di potenza per grammo di CO2 .
PRONTI PER L’ELETTRIFICAZIONE - Sempre per la
Volvo S60 è disponibile Il 2.0 diesel
D4 da 181 CV e 400 Nm che, con cambio manuale e cerchi fino a 17 pollici, promette emissioni di 99 g/km e percorrenze di 26,3 km con un litro di gasolio. I motori diesel Drive-E sono dotati della tecnologia iART, che grazie ad un chip montato su ciascun iniettore , controlla che durante ogni ciclo di combustione venga iniettata la quantità ideale di carburante. I motori della famiglia Drive-E, in virtù delle dimensioni compatte dei quattro cilindri, consentiranno in futuro l’installazione di un motore elettrico sia nella parte anteriore della vettura che in quella posteriore con il pacco batterie che potrà essere collocato al centro dell'auto.