IN CRESCITA - In un contesto complicato dalla pandemia e dalla crisi dei chip, Arval ha archiviato un ottimo 2021. Lo dicono i numeri della società di noleggio a lungo termine (Gruppo BNP Paribas): la flotta noleggiata è salita del 6,4% sul 2020 e i veicoli ordinati del 15% rispetto al 2019 pre-Covid, toccando quota 1.469.753 veicoli. Coi 7500 collaboratori della società che offrono i propri servizi a più di 300.000 clienti in 30 Paesi.
AD AZIENDE E PRIVATI - A fare la parte del leone, 1.032.065 veicoli dati a noleggio a lungo termine (da uno a cinque anni) alle aziende e ai professionisti. Ma va evidenziato il +24% delle vetture in affitto ai privati senza partita Iva, mentre riscuote successo (cresce del 20%) anche il noleggio a medio termine (da un mese a due anni). E il piano strategico Arval Beyond, basato su soluzioni di mobilità innovative e sostenibili, funziona: il 30% dei noleggi riguarda i mezzi ibridi ed elettrici, mentre prendono sempre più piede l’affitto delle e-bike (cresciuti del 54%).
E IN FUTURO… - Per il 2022, uno degli obiettivi è ampliare il numero di mezzi connessi, arrivati già a 400.000, mentre si punta a 700.000 veicoli elettrificati per il 2025, pari al 35% della flotta totale noleggiata. Alain Van Groenendael, Presidente e CEO di Arval, commenta: “Abbiamo sviluppato il nostro nuovo piano strategico prima della crisi sanitaria, con ambizioni visionarie in termini di transizione energetica, mobilità e partnership. Fornendo il massimo supporto possibile ai nostri clienti”.
ITALIA SUGLI SCUDI - Limitatamente al nostro Paese, la flotta noleggiata sale del 6,6%, a 243.347 veicoli. Di cui, 156.357 ad aziende e professionisti; mentre i consumatori privati lievitano del 58%. Con le elettrificate che raddoppiano. Mentre il Remarketing (vendita dell’usato) ha piazzato 45.684 mezzi di seconda mano. Tanto che la filiale italiana è stata nominata “Best Arval Country 2021” tra i 30 Paesi in cui la società è presente nel mondo.