CAMBIA TUTTO - In crisi di vendite e con bilanci in rosso, la storica casa inglese Aston Martin (specializzata in auto sportive e di lusso) sta attraversando una fase di riassesto societario, che ha visto l’uomo d’affari Lawrence Stroll diventarne il principale azionista. A occuparsi del rilancio non sarà l’amministratore delegato Andy Palmer, in carica dal 2014, perché dal 1 agosto 2020 entrerà in carica Tobias Moers (nella foto), 54enne tedesco che lavora da oltre 25 anni alla Daimler (il gruppo del quale fanno parte le Mercedes e Smart), fino a diventare responsabile tecnico e amministratore delegato della divisione sportiva AMG, che guida da ottobre 2013.
RAPPORTI STRETTI - La AMG, sotto la guida di Moers, ha raddoppiato il numero di modelli e quadruplicato le vendite, oltre ad aver investito nei sistemi ibridi. L’arrivo di Moers sembra voler ulteriormente rafforzare il rapporto fra l’Aston Martin e la Daimler: quest’ultima, oltre a fornire alcuni motori e parti elettroniche, possiede il 5% della casa inglese.
PERIODO NERO - Moers si trova davanti a un compito non semplice, perché l'Aston Martin sta attraverso un periodo estremamente complesso: nel primo trimestre del 2020, le auto vendute sono state 578 (contro le 1.057 del 2019) e il fatturato si è ridotto da 196 milioni a 78,6 milioni di sterline, per 76,7 milioni di perdita operativa. L’indebitamento è lievitato da 701,7 a 956,1 milioni di sterline.