CANTO DEL CIGNO - Il motore più grande, nella sua auto più compatta. L’Aston Martin ha deciso di farlo ancora, per un’ultima volta, con la nuova V12 Vantage. Un canto del cigno che, a tredici anni dal debutto della prima versione con il motore a dodici cilindri, si è già trasformato in una primula rossa per gli appassionati più facoltosi del marchio di Gaydon. Tant’è che, dopo l’annuncio del lancio di una final edition, i 333 esemplari previsti sono stati tutti prenotati in men che non si dica (la produzione comincia in questi giorni, le consegne partiranno dal secondo trimestre di quest’anno).
È “FEROCE” E ORA RESPIRA MEGLIO - L'Aston Martin V12 Vantage promette di essere anche la più agile e veloce di sempre, sia in rettilineo che tra le curve. Per descriverla, gli uomini dell’Aston Martin non hanno esitato a mettere in campo un aggettivo “impegnativo”: feroce. Ora, che la hero car della stirpe Vantage - così l’ha definita il ceo della casa britannica, Tobias Moers - sia feroce sul serio lo si può intuire anche solo osservandola, senza attendere che metta le ruote sulla strada. Per prima cosa, ha una valanga di muscoli in più rispetto alla normale Vantage e non fa nulla per nasconderli. Sulla carrozzeria, irrigidita e alleggerita grazie a un uso diffuso di materiali compositi, fino a ottenere un rapporto potenza-peso di 390 CV/tonnellata, non si contano gli accorgimenti aerodinamici. Alcuni, come lo splitter frontale, sono materiale già visto nel mondo delle supercar. Altri derivano direttamente dall’esperienza maturata dalla Aston Martin nelle corse con la Vantage GT3, come la presa d’aria a ferro di cavallo sul cofano. Da quell’apertura, oltre che dall’ampia calandra, la cui superficie è cresciuta del 25% per raffreddare meglio i radiatori, respira a pieni polmoni un V12 da 5,2 litri e 700 CV.
PAROLA D’ORDINE: LEGGEREZZA - Il motore dell'Aston Martin V12 Vantage raggiunge la potenza massima a 6500 giri, mentre nel range compreso tra 1800 e 6000 giri si ha a portata di piede destro tutta la coppia disponibile, pari a ben 753 Nm. Le prestazioni dichiarate, per ora, menzionano la sola accelerazione, con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi. Un dato notevole, ma non certo inatteso, alla luce della scheda tecnica, più simile a quella di un’auto da corsa che a quella di una GT ad altissime prestazioni. Degno di nota, in generale, è il lavoro svolto dagli ingegneri per rosicchiare chili preziosi ovunque possibile. Tutto, ma proprio tutto, sull’Aston Martin V12 Vantage è stato alleggerito per migliorare la dinamica e il divertimento di guida. Un esempio su tutti? L’impianto di scarico, dai cui doppi terminali, neanche a dirlo, è atteso un sound da brividi, è realizzato in acciaio inox spesso appena un millimetro, il che si traduce in un risparmio di 7,2 kg.
CON ALETTONE O SENZA È INCOLLATA ALLA STRADA - Altri 8 chili in meno sulla bilancia si devono ai nuovi cerchi in lega da 21 pollici, e 23, in totale, sono quelli risparmiati grazie all’adozione di dischi freno carboceramici, sui quali agiscono pinze a sei pistoncini all’anteriore e a quattro pistoncini al posteriore. La Aston Martin V12 Vantage promette quindi staccate da Formula 1, ma anche di tenere la strada, come una Formula 1. Merito di sospensioni raffinatissime, riprogettate con un sistema di smorzamento adattivo, e di un certosino studio aerodinamico del sottoscocca. Tant’è che, volendo, per preservare la purezza della silhouette si può anche decidere di rinunciare all’alettone posteriore, che alla massima velocità contribuisce a generare una deportanza di oltre 200 kg. Mai come in questo caso, de gustibus…