DALLA STRADA ALLA PISTA - L’Aston Martin scalda i motori per l’edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans e nelle dichiarazioni ufficiali pare non esserci alcun spazio per la scaramanzia: l’obiettivo dichiarato è la vittoria. L’ultima risale al lontano 1959, anno in cui con la loro DBR1/300 (nella foto più in basso), una snella barchetta da 800 chili mossa da un grintoso sei cilindri in linea da 250 CV, Roy Salvadori e Carroll Shelby regalarono alla casa britannica l’unico trionfo assoluto nella gara di durata più famosa del mondo, facendo mangiare la polvere a una nutrita schiera di Ferrari 250 GT con il doppio dei pistoni sotto il cofano. L’ambizione di replicare quello storico traguardo è racchiusa in un progetto senza precedenti nella storia delle corse: l’Aston Martin Valkyrie che calcherà l’asfalto del celebre Circuit de la Sarthe nel 2025 nella categoria Hypercar, infatti, è la prima sport prototipo a essere derivata da un’auto stradale.
NON SOLO A LE MANS… - Schierando ai nastri di partenza del campionato FIA WEC l’Aston Martin Valkyrie, nel 2025 la casa di Gaydon diventerà l’unica impegnata sia in Formula sia nelle classi GT3, GT4 e hypercar dei maggiori campionati di durata. Se non è un record di sempre, poco ci manca. L’Aston Martin, che affiderà la gestione sportiva delle vetture al team americano Heart of Racing, con cui collabora dal 2020, prevede di costruire almeno un paio di Valkyrie da competizione e almeno una sbarcherà sull’altra sponda dell’Atlantico per partecipare al campionato IMSA. Una serie seguitassima non solo negli Stati Uniti, e che vanta appuntamenti di prestigio assoluto e come la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.
SARÀ SOLO A BENZINA - Basata sulla meccanica ibrida dell’Aston Martin Valkyrie stradale, quella che correrà nella categoria Hypercar ne manterrà la raffinata monoscocca in fibra di carbonio. Modifiche saranno apportate dai progettisti al motore 6.5 V12 aspirato di fabbricazione Cosworth per renderlo conforme ai regolamenti. Un motore a dir poco poderoso, con i suoi oltre 1.000 CV sprigionati a 11.000 giri, che nella versione da corsa sarà privato della parte ibrida.
UNA STORIA DI SUCCESSI - Le origini del profondo legame tra l’Aston Martin e la 24 Ore di Le Mans, gara in cui il marchio britannico ha conquistato i suoi maggiori successi sportivi, si perdono nella notte dei tempi. La prima partecipazione risale al 1928, cinque anni dopo la prima edizione della corsa, e in 95 anni, oltre alla vittoria assoluta del 1959, la casa inglese ne ha messe in fila altre 19 di classe, facendo correre più di 240 piloti e sperimentando, quasi in ogni epoca, ben 25 combinazioni diverse di motori e telai nelle proprie auto da corsa. Una lunga storia di successi che, nel 2025, si arricchirà di una nuova pagina.