INIEZIONE DI LIQUIDI - Via libera ad una vettura derivata dall'
Aston Martin DBX (
nelle foto), concept a metà strada tra una crossover e una granturismo con assetto rialzato: a Gaydon è in arrivo un'iniezione di capitali pari a 200 milioni di sterline, al cambio poco più di 270 milioni di euro, per ampliare l'attuale gamma.
DAL PROTOTIPO ALLA SERIE - A fine aprile, infatti, sono state emesse azioni per un controvalore di 100 milioni di sterline; quelle relative all'importo restante saranno emesse entro i prossimi 12 mesi e sono state già sottoscritte. Per la casa inglese, che fa capo alla finanziaria Investindustrial capitanata dall'italiano Andrea Bonomi, si tratta di entrare con i tempi e i modi giusti nel mercato delle suv e dei crossover di lusso: in rapida espansione e presidiato anche da nomi fino a oggi insospettabili - Bentley e Rolls Royce, per citare due trà i più blasonati. Va da sé che la DBX presentata al salone di Ginevra ben difficilmente sarà ripresa come modello di serie, mentre è probabile che fornirà l'ispirazione stilistica per la crossover che verrà; parimenti, bisognerà vedere se il motore sarà di tipo termico o elettrico, come sul prototipo. La sensazione è che, se si vorrà debuttare entro tempi ragionevoli (diciamo entro tre o quattro anni), un V12 sotto il cofano non stonerebbe certo.
ATTENZIONE AI CONTI - Sulla carta, l'iniezione di capitali sembra una risposta (peraltro preannunciata da Bonomi) al declassamento subìto a metà febbraio dall'agenzia di rating Standard & Poor's da parte dell'azienda inglese. Non è un caso che ai piani alti vi sia grande attenzione nell'esporre i risultati finanziari: nel 2014 l'Aston Martin ha registrato un fatturato consolidato pari a 468 milioni di sterline e un Ebitda normalizzato (in pratica, il margine operativo lordo) di 66 milioni.
SI PARTE CON LA VULCAN - L'operazione DBX è figlia di una strategia d'espansione dichiarata: nei prossimi mesi partiranno le consegne della Vulcan e della Vantage GT12, la prima riservata alla pista e la seconda anche alla strada. Ma è il rinnovamento della gamma delle sportive il cuore del piano di sviluppo dell'Aston, che porterà a realizzare le eredi di DB9, Vantage e Vanquish.