SI RICAVA DALLE BIOMASSE - L'Audi mostrerà entro fine anno il primo modello dei tre elettrici in arrivo per il 2020 e ha già anticipato di voler investire miliardi di euro sulle auto a zero emissioni. Il costruttore tedesco però non intende far venir meno il suo impegno nei confronti delle auto con motori convenzionali, tanto da aver collaborato allo sviluppo della benzina sintetica, un carburante ricavato non lavorando il petrolio ma attraverso sostanze di scarto come le biomasse (gli scarti biodegradabili dell’agricoltura). La benzina sintetica, chiamata e-benzin, ha un alto potere anti-detonante e permetterà in futuro di sviluppare motori con un rapporto di compressione più elevato, in grado cioè di rivelarsi più efficaci e meno inquinanti di quelli odierni. Più è alto il potere detonate della benzina e minore sarà il rischio che si inneschi per compressione del pistone.
ALTO POTERE DETONANTE - L’Audi ha lavorato al progetto della e-benzin insieme alla Global Bioenergies, un’azienda francese presente anche in Germania che ottiene idrocarburi lavorando i prodotti di scarto dell’agricoltura. Fino ad oggi sono stati ricavati 60 litri di e-benzin, stando alla Audi, che definisce il carburante un isoottano liquido e vuole sfruttarne le caratteristiche chimiche di maggior potere detonante rispetto alla benzina tradizionale. La e-benzin si ottiene in due fasi: prima viene prodotto isobutene gassoso e poi questo viene trasformato in isoottano mediante l’aggiunta di idrogeno. La benzina sintetica emette poco zolfo e benzolo e si rivela meno inquinante di quella che conosciamo. Il costruttore e la Global Bioenergies intendono ora migliorare il processo produttivo eliminando le biomasse, utilizzando soltanto l’anidride carbonica e l’idrogeno per ottenere la e-benzin, a cui la Audi sta lavorando insieme al gas metano sintetico (qui per saperne di più) e al gasolio sintetico (qui per saperne di più).