GRAMMATICA E PRATICA - Si chiama DESI, Dual Education System Italy, il progetto di istruzione e
formazione di casa Audi che riguarda i marchi
Lamborghini e
Ducati: permette ai giovani che abbiano svolto una prima fase didattica in un istituto tecnico di passare alla pratica. L'inaugurazione è avvenuta al cospetto del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, dell'amministratore delegato della Lamborghini Stephan Winkelmann e del collega della Ducati, Claudio Domenicali. Coinvolge inizialmente, nelle parole del ministro, “48 ragazzi recuperati da una situazione di inattività, non erano a scuola né occupati”. Con questo progetto, i giovani potranno conseguire il diploma e una preparazione tecnica all'avanguardia sugli attuali modelli Audi e Lamborghini.
SISTEMA DUALE - Le due aziende nell'orbita del gruppo Volkswagen offrono infatti a giovani italiani, selezionati in base al merito e allo stato sociale, l'occasione di sperimentare un programma ispirato al sistema duale tedesco, offrendo una formazione professionale sul campo che da sempre è il tallone d'Achille di quello italiano.
BUONI PROPOSITI - Secondo il ministro Giannini, che ha visitato entrambi gli stabilimenti (Lamborghini a Sant'Agata Bolognese e Ducati a Borgo Panigale), “c'è bisogno di un partner aziendale che creda che l'istruzione non è una perdita di tempo ma un investimento”. I partner in questione hanno passaporto italiano e capitali tedeschi. L'occasione è stata un manifesto programmatico per esporre i propositi dell'attuale governo: “Il disegno di legge La Buona Scuola prevede che sia messa a sistema la didattica basata sull'alternanza scuola-lavoro, come accade per gli studenti del progetto DESI, rendendola obbligatoria a partire dalle classi terze degli istituti secondari di secondo grado, con almeno 400 ore nei tecnici e nei professionali e almeno 200 ore nei licei. A questo scopo stanziamo 100 milioni di euro a regime”. Insomma, Audi e Ducati sono i piloti di un progetto che, a regime, dovrebbe coinvolgere un numero di giovani nettamente superiore a quello attuale.