ASPETTANDO LA A8 - In Audi la chiamano “experience device”. Uno spazio abitativo che rivoluziona il concetto di abitacolo tradizionale grazie alla guida autonoma di livello 4. È questa la più grande cifra innovativa dell’Audi Grandsphere concept, prototipo di ammiraglia intelligente con una super atletica carrozzeria fastback che la casa dei quattro anelli svelerà tra pochi giorni all’IAA Mobility di Monaco. Il secondo esercizio di design sul tema “sphere” del centro stile di Ingolsdadt (la roadster Skysphere ha debuttato il mese scorso, mentre arriverà nel 2022 la city-car Urbansphere) prefigura le scelte stilistiche e le tecnologie delle Audi del futuro. Un futuro prossimo, visto che per dimensioni e contenuti la Grandsphere sembrerebbe anticipare il format della A8 di prossima generazione, attesa nel 2024.
GUIDA DA SOLA - Nella definizione dello stile dell'Audi Grandsphere, i designer hanno lavorato dall’interno all’esterno, sviluppando il corpo vettura intorno a un salotto viaggiante in cui volante e pedaliera possono scomparire per ricreare un confortevole ambiente di lavoro o di relax, mentre l’auto guida senza il bisogno di alcun intervento da parte dell’uomo. Fantascienza? Nient’affatto: i veicoli a guida autonoma sono realtà e, se le nostre strade saranno pronte, potranno cominciare a fare capolino tra i modelli convenzionali a partire dal 2025. Proprio sui più avanzati sistemi di automazione l’Audi sta concentrando gran parte dei propri sforzi in sede di progettazione, e con la collaborazione di CARIAD, azienda specializzata in applicazioni digitali automotive che riunisce le competenze software del gruppo Volkswagen, la casa di Ingolsdadt conferma la propria leadership nello sviluppo di sistemi di tecnologie che potranno essere facilmente estese agli altri marchi controllati dal colosso di Wolfsburg.
LA RIVOLUZIONE È ALL’INTERNO - Se fuori, tutto sommato, al netto linee modernissime che guardano con coraggio al futuro, l’Audi Grandshpere potrebbe sembrare “semplicemente” la versione avveniristica delle sorelle d’alta gamma attualmente in produzione, dentro è tutta un’altra musica. Mentre le portiere si aprono ad armadio, l’auto ha già riconosciuto i passeggeri dal modo in cui le si avvicinano. Monitorando l’ingresso a bordo del conducente e degli altri occupanti, un computer predispone la regolazione dei sedili e addirittura la climatizzazione delle zone in cui siederanno i singoli passeggeri. La Grandsphere è infarcita di tecnologia, ma promette di essere “digital detox” e almeno a prima vista è proprio così: a bordo non si viene accolti da giganteschi schermi touch-screen, ma da un insieme di superfici molto pulite e lineari rivestite in radica e fibre naturali. Informazioni e contenuti multimediali vengono proiettati direttamente sul legno e con la modalità di guida autonoma attiva il cruscotto si trasforma in una parete su cui guardare un film o partecipare a una videoconferenza.
FINO A 750 KM DI AUTONOMIA - I numeri che popolano la scheda tecnica dell’Audi Grandsphere sono da vera ammiraglia. Basata sulla nuova architettura Ppe (acronimo che sta per Premium Platform Eelctric, ovvero piattaforma elettrica per modelli di lusso), è lunga 535 cm, larga 200 e alta poco meno di 140. Ma è il passo, che misura 320 cm, una distanza superiore all’interasse dell’attuale A8 a passo lungo, il dato più rilevante, perché avere le ruote anteriori e posteriori così lontane ha dato ai progettisti grande libertà nella definizione degli spazi interni. Un altro dato che non può non saltare all’occhio riguarda l’autonomia di percorrenza: l’Audi promette fino a 750 chilometri, con la possibilità di ricaricare all’80% il pacco batterie da 120 kWh in meno di 25 minuti. Infine, le prestazioni: grazie ai 720 CV di potenza e 960 Nm di coppia erogati dai due motori elettrici, uno per ciascun asse, l’Audi Grandsphere promette di archiviare lo 0-100 km/h in poco più di quattro secondi. Un bello spunto, per un’ammiraglia di oltre cinque metri.