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Audi Matrix Laser: l'evoluzione dei fari continua

28 aprile 2015

L'Audi annuncia dei miglioramenti ai propri proiettori al laser per incrementarne versatilità e sicurezza d'impiego.

Audi Matrix Laser: l'evoluzione dei fari continua
EVOLUZIONE DELLA SPECIE - I fari Audi Matrix Laser sono stati montati per la prima volta sulla R8 LMX (qui per saperne di più). Oggi la casa tedesca annuncia un'ottimizzazione rivolta al contenimento degli ingombri e all'ampliamento delle funzioni disponibili portata avanti nell'ambito del progetto “luci al laser intelligenti per fari adattivi compatti e ad alta risoluzione” (iLaS) realizzato con Osram, Bosch e il dipartimento “luci” dell'Istituto per la tecnologia di Karlsruhe. 
 
ILLUMINAZIONE OTTIMALE - L'ultima evoluzione della tecnologia Audi Laser rende possibile un'illuminazione della carreggiata ancora più flessibile grazie ai micro specchi che reindirizzano il raggio sulla carreggiata e al sistema che modifica o disattiva istantaneamente l'inclinazione degli specchi e del laser. L'esito è un'illuminazione ottimale per ogni situazione. Alle basse velocità si ha una fascio luminoso largo e “corto” utile in città per rendere visibili marciapiedi, pedoni e altri oggetti. Accelerando, il raggio si assottiglia e diviene più intenso e profondo con un'illuminazione autostradale che può arrivare ai 500 metri. 
 
LUCI PER COMUNICARE - La vera rivoluzione dei futuri fari con luce laser è la possibilità di gestione del fascio luminoso che consente di variare intensità e ampiezza della luce in base a situazioni esterne. Una possibile applicazione è quella di incrementare o ridurre la potenza dei fari in assenza o meno di illuminazione pubblica o quella di “oscurare” il raggio indirizzato al parabrezza dell'auto proveniente in senso contrario per evitare l'abbagliamento del conducente, ma lasciando invariata l'illuminazione della strada davanti alla vettura in arrivo. Altre utili evoluzioni sono il riconoscimento degli oggetti esterni come i cartelli stradali che possono essere resi più visibili con un raggio sottile più intenso attivato per irraggiarlo. Possibile individuare pure i pedoni, inviandogli segnali luminosi per fargli attraversare la strada in sicurezza o per “abbagliarli” al fine di segnalare un pericolo. Una comunicazione che potrà avvenire pure con l'uso di luci colorate specifiche per i diversi tipi di informazione come, ad esempio, quella rossa per le situazioni di potenziale rischio collisione.


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Ritratto di TopDriver
28 aprile 2015 - 16:47
Tutta tecnologia che le alfa montano da anni....:)
Ritratto di IVAN.70
28 aprile 2015 - 20:25
Infatti proprio ieri ho visto una 75 con i fari al laser ....... ( Made in china ) . Chissà cosa monterà la nuova Giulia ......
Ritratto di SINISTRO
29 aprile 2015 - 16:29
3
Anche la Opel Mokka viene assemblata in un ex stabilimento DAEWOO in Corea!
Ritratto di Andrea Ford
28 aprile 2015 - 23:56
Ancora oggi capita di vedere auto premium nuove (modelli entry level di segmento B o C) o berline di fascia media ancora piuttosto giovani, e ancora dotate in primo equipaggiamento di comunissimi proiettori alogeni, niente luci diurne e semplici fanalerie posteriori prive di led quindi penso che passeranno ancora molti anni prima di vedere sulle strade solo auto dotate di fari laser, ancor oggi quelle dotate di fari allo xeno, tecnologia disponibile sulla Serie 7 E32 dal 1986, sono la minoranza.
Ritratto di luca6919
29 aprile 2015 - 15:36
Che l'unico motivo sia pura questione di costi, considerato che una buona lampada alogena ha ancora un costo ragionevole, mentre un impianto fari allo xeno originale costa migliaia di euro e le lampade non puoi di certo arrangiarti a sostituirle. Poi gli xeno saranno utili per te che sei in auto, ma sono una gran rottura per tutti gli altri utenti della strada che si incrociano considerato che la maggior parte hanno frequenze luminose abbaglianti praticamente in tutte le condizioni. Voglio sperare che con i laser almeno facciano un lavoro. Ok la sicurezza, ma che almeno sia per tutti gli utenti della strada, non solo per chi può permettersi di spendere per un'auto quello che i comuni mortali spenderebbero per un appartamento.
Ritratto di bottaricambi
29 aprile 2015 - 15:42
Peccato per voi due e qualche altro genio come voi che non si possono postare foto su questo sito.. Altrimenti vi facevate meno gli svelti se vedete che sul quadro strumenti delle A4 c'è scritto Panasonic MADE IN CINA.. Almeno quelli della 75 erano Carello MADE IN ITALY (anche l'Arosa montava questi fatti in Italia). Ah, gli stemmi VW dei cerchioni sono italiani. Continuo?