DALLA QUATTRO ALLA ALLROAD - Era il 1980 quando al Salone di Ginevra, l’Audi presentò al mondo la coupé dalle forme squadrate “Quattro”, prima vettura del marchio ad essere dotata della trazione integrale. Fu un successo inaspettato, grazie anche alle numerose vittorie nelle gare automobilistiche, che portò i vertici Audi a stravolgere il programma iniziale: da vettura in serie limitata come previsto, la Quattro rimase in produzione fino al 1991. Trentatré anni dopo, l’Audi celebra il 5 milionesimo esemplare dotato di trazione integrale quattro. Si tratta di una A6 Allroad 3.0 TDI uscita dallo stabilimento di Neckarsulm, in Germania (nelle foto). Esprime soddisfazione Rupert Stadler, vice presidente del consiglio di amministrazione Audi: “Quattro è uno dei pilastri fondamentali del nostro marchio, è più di una tecnologia, è un’icona.”
QUASI UNA SU DUE È QUATTRO - Oggi l’Audi offre più di 140 modelli con la trazione integrale, oltre alle sportive “S” ed “RS” e alle varianti della gamma “Q”, ogni modello in listino può essere dotato della trazione quattro. Nel 2012, il 43% dei clienti Audi ha scelto un modello quattro. In cima alla lista, la Q5 con 205.600 unità vendute. I mercati che fanno da traino sono gli Stati Uniti, il Canada, la Russia e il Medio Oriente, con la Germania che ha sfiorato le 100.000 unità nel 2012.
LO ZAMPINO DI PIËCH - Le origini della trazione integrale quattro risalgono all'inverno del 1976 quando una Volkswagen Iltis, dotata della trazione 4x4, utilizzata come auto di supporto si mostrò, sulle nevi svedesi, più veloce dei prototipi in fase di sviluppo che “scortava”, nonostante i pochi cavalli a disposizione. L’allora responsabile tecnico dell'Audi, Ferdinand Piëch, decise così di iniziare lo sviluppo di una vettura a trazione integrale.
SOLUZIONI AD HOC - Oggi l’Audi adotta soluzioni diverse a seconda della tipologia della vettura. L’A3, la Q3 e la TT utilizzano la trazione integrale Haldex a controllo elettronico con frizione a lamelle montata sull’asse posteriore per la miglior distribuzione dei pesi. In condizioni normali, la potenza è trasmessa quasi esclusivamente alle ruote anteriori, ma, in caso di slittamento, fino al 100% della coppia può essere indirizzata al posteriore. I modelli Audi con motore posizionato longitudinalmente utilizzano un differenziale centrale Torsen autobloccante che, normalmente, distribuisce il 40% della coppia all’asse posteriore e il 60% a quello posteriore. Quando necessario, la maggior potenza viene trasferita sull’asse con miglior trazione. In più il sistema elettronico Torque Vectoring è in grado di frenare singolarmente le ruote in modo impercettibile alle alte velocità per “perfezionare” il funzionamento del differenziale. Le RS4 e le RS5 sono dotate dell’ultima evoluzione del differenziale centrale con ruote dentate. La coppia può essere inviata fino all’85% sull’anteriore e fino al 70% sul posteriore, optional il differenziale sportivo che distribuisce la coppia fra le ruote posteriori. Infine, la trazione integrale della più estrema R8 predilige la trazione posteriore con un giunto viscoso che può trasmettere dal 15 al 30% del moto alle ruote anteriori.