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L’Audi ha scelto la sede della nuova fabbrica messicana

05 settembre 2012

Il top management Audi ieri ha infine scelto dove realizzare il programmato nuovo impianto di produzione per il nord America. Già da qualche mese si sapeva che sarebbe stato in Messico e ora si conosce anche la località: San José Chiapa, nello stato di Puebla. Il sito inizierà a produrre nel 2016.

DECISIONE AL TOP - Ieri i comitati di gestione dell’Audi e del gruppo Volkswagen hanno deciso che l’annunciato nuovo stabilimento di produzione per il continente americano sarà realizzato nello stato federale di Puebla, nella parte centrale del Messico, a un centinaio di chilometri dalla capitale e altrettanti dalla costa sul Golfo del Messico. Secondo i programmi dell’Audi la produzione nel nuovo impianto comincerà nel 2016. Il modello prodotto sarà l’erede dell’attuale Audi Q5 (in alto), con una capacità di 150 mila esemplari all’anno, che rappresentano un consistente contributo ai piani di ulteriore crescita della casa tedesca.

LOGISTICA E ACCOGLIENZA STATALE - Diversi i motivi che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte di San José Chiapa: sicuramente la sua posizione geografica funzionale alla distribuzione della produzione sui mercati nordamericani, ma anche la situazione delle infrastrutture utili alle esigenze logistiche. Non da meno, come dichiarato dall’Audi stessa, è stato poi il supporto dato al progetto dalle autorità del locale stato federale. Il comunicato non cita la forma del supporto prestato dalle istituzioni locali (precisando che l’Audi ha avuto numerosi colloqui anche con le autorità di altre località) ma riporta una dichiarazione del governatore dello stato di Puebla: “accogliamo a braccia aperte il nuovo insediamento dell’Audi”… I siti della stampa locale riportano la notizia del nuovo insediamento industriale dell’Audi parlando esplicitamente di un importante contributo per ridurre la povertà molto forte della regione.

SINDACATI (TEDESCHI) SODDISFATTI - Da aggiungere che la decisione è stata salutata con favore anche dai rappresentanti sindacali (tedeschi) dell’Audi. “L’impianto assicura all’Audi una nuova possibilità di crescita - è stata la dichiarazione rilasciata da Peter Mosch capo dei sindacati dell’azienda - e non mette in discussione il ruolo e l’importanza delle strutture Audi in Germania nello sviluppo di nuovi sistemi produttivi, nuovi materiali e nella mobilità elettrica”. 



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Ritratto di denixs
5 settembre 2012 - 13:15
Perchè nel listino non indicate anche dove vengono prodotte le auto che acquistiamo qui in Italia? O fate un sevizio in merito? Molti sono convinti di comprare auto prodotte nel Paese dei loro prestigiosi marchi quando invece vengono prodotte all'Est...
Ritratto di cervuz
5 settembre 2012 - 13:34
Vero!!! Molti credono di comprare audi e vw costruite in italia
Ritratto di fabri99
5 settembre 2012 - 14:11
4
MOLTI SONO CONVINTI CHE COMPRANO FIAT PRODOTTE IN ITALIA... Saluti ;)
Ritratto di il gas
5 settembre 2012 - 14:18
Un prodotto deve essere giudicato per quello che è, con le sue funzionalità, la qualità, l'estetica, i servizi collegati ed il costo. Altrimenti la concorrenza va a farsi benedire. E poi cosa significherebbe? Magari Audi ha una politica dei salari giusta nei confronti dei lavoratori messicani, mentre altri sfruttano la cosa più a fondo. Poi c'è l'aspetto della subfornitura: i componenti (motore compreso) che rappresentano una bella quota parte del prodotto, da dove vengono? Piuttosto trovo utile un documento (ci sono) sulla posizione etica dell'azienda, nei riguardi del lavoro, delle categorie protette, della gestione del personale, dell'impegno sociale preso nei paesi in cui vanno a produrre, dell'inquinamento,..., che permetta al consumatore di giudicarla.
Ritratto di Montreal70
5 settembre 2012 - 15:10
Strano vedere come a pochi chilometri dal nostro confine, la mentalità della gente sia totalmente differente. Audi annuncia un nuovo stabilimento estero (sommato ai già numerosi altri), finanziato in parte dal governo locale (in Italia andrebbe chiamato aiuto statale??) per favorire la crescita del territorio. I sindacati ne sono felici perchè significa rendere più competitiva la propria azienda e non fanno obiezioni. Proviamo a immaginare che accadrebbe in Italia. Già, non serve l'immaginazione. Basta leggere qualche quotidiano passato. Lo stesso vale per la Francia, anch'essa attaccata alle proprie fabbriche e anch'essa in crisi. Chissà, magari prima o poi qualcuno capirà cosa ci sia di sbagliato nel nostro sistema.
Ritratto di denixs
5 settembre 2012 - 17:59
Più che discorso di concorrenza ritengo si debba parlare di marginalità...non penso che all'Audi costi il doppio costruire un SUV in Germania piuttosto che in Ungheria come non penso che una 500 con i prezzi che viene proposta non possa essere prodotta in Italia. Per quanto poi concerne la politica dei salari, posizione etica ecc che Lei cita basta vedere i servizi televisivi che hanno fatto in Serbia...e noi compriamo ancora auto "italiane"....
Ritratto di il gas
5 settembre 2012 - 22:45
E' ovvio che questi vanno a produrre dove è più conveniente, da che mondo è mondo è sempre stato così. Si ricorda da dove venivano le 126? E altre utilitarie FIAT? Non erano peggio di quelle fatte in italia. Il capitalismo fa il suo corso, il tema è che non lo faccia fregando la gente, sia i lavoratori sfruttandoli che i consumatori tirando bidoni, e questo avviene impegnandosi pubblicamente da parte dei vari CEo su politica del lavoro e qualità del prodotto. Da parte nostra, dei media e di associazioni del settore, verificando che ciò che dicono sia vero, e questo blog è un felice esempio di controllo e condivisione. Sapere l'origine dell'auto per dire "li in Messico ci fanno un sacco di margine e io non la compro" oppure "mai visto in Messico fare un lavoro di qualità" mi sembra il primo privo di significato (l'auto ti piace al prezzo che ti propongono? Allora la compri) ed il secondo un pò offensivo, qualunquista e senza riscontro.
Ritratto di Merigo
5 settembre 2012 - 21:15
1
Mi chiedo se partano dal deserto o da qualcosa di esistente. FIAT per esempio e come è noto, è andata in Serbia ma rilevando la Zastava, dove già si facevano auto ed è quindi presente un indotto. Se invece e come pare, Audi va a costruire e poi produrre dove ora c'è il deserto, buona fortuna. Ricordo come le prime FIAT-FSM 126 prodotte a Tychy fossero un disastro e non erano propriamente delle Audi Q5, nel senso che erano costruite con 4 pezzi in croce come erano le citycar nel 1970, cioè erano ancora senza vetri elettrici, senza specchietti esterni, senza lavavetro elettrico, chiusura centralizzata, lunotto termico, aria condizionata, airbag, iniezione elettronica, catalizzatore, ABS, ecc.: insomma, non c'era nulla che si potesse rompere eppure quel poco si rompeva. Questo per dire che prima di andare a costruire uno stabilimento nel deserto, specie per costruire un'auto premium, ci si deve pensare molto bene, come senz'altro avrà fatto Audi, perché la qualità non si raggiunge facile facile passando da Ingolstadt a San José Chiapa. Concordo quindi con i blogger che hanno sollevato il problema, che sarebbe corretto se nei listini fosse scritto il luogo di produzione delle singole auto, per esempio: Fiat 500: Polonia-Tychy; FIAT Panda: Italia-Pomigliano d'Arco; Renault Twingo: Slovenia-Novo Mesto; Peugeot 5008: Francia-Sochaux......e così via fino a: Audi Q5: Messico-San Josè Chiapa. E prima di spendere una cinquantina di migliaia di euro per una Q5, leggendo che non è prodotta a Ingolstadt ma dove poco prima c'era il deserto, secondo me ci si pensa su!
Ritratto di il gas
5 settembre 2012 - 22:58
Sono del parere che un'Audi resta un Audi, dovunque la produci, ed una Fiat una Fiat, com'era per la 126 dell'epoca; la ricordo bene, all'inizio aveva avuto dei problemi (come all'epoca le avevano tutte le Fiat appena uscite, era buona norma non comprare una Fiat mai appena uscita, meglio aspettare che tappassero qualche errore di progetto o di produzione ...), poi non erano male, ma pur sempre Fiat erano. Non credo che Audi vada a sputtanare brand e compagnia cantanti perchè adesso ha deciso di fregare tutti dando un prodotto con scarsa qualità sfruttando il nome Audi e quindi vendendolo a 50 mila €, solo noi furbi italiani potremo pensare a questo. Chi vivrà vedrà, Audi resterà Audi, altrimenti perderà una bella quota di mercato perchè il prodotto fa schifo, e noi consumatori via web gli faremoun mazzo tanto. Ola!! :-)
Ritratto di Merigo
6 settembre 2012 - 10:17
1
Penso anche io che al giorno d'oggi con i Sistemi di Assicurazione Qualità esistenti, la Qualità reale si raggiunga in ogni parte del mondo, anche se è una questione di tempo specie se si parte dal deserto, a meno di fare arrivare in capo al mondo oltre ai gruppi meccanici ed elettronici, anche, che so? la plancia in plastica che come bene sappiamo è nella sua "qualità" non definita alla vista, al tatto ed all'olfatto che si differenzia una Premium da una Low Cost. Detto questo e aggiungendo che ormai da tempo a Tychy e dintorni in quella che era la FSM e oggi è Fiat Poland si producono con ottimo livello di Qualità reale sia auto che gruppi meccanici, non ci sarebbe quindi nulla da nascondere ad accogliere la nostra proposta di indicare nei listini il sito di produzione. E se davvero non ci fosse nulla da nascondere, le Case fornirebbero questi dati corretti alla Redazione e, in caso di bugia, vorrà invece dire che c'è qualcosa da nascondere e come hai detto saremo pronti a sbugiardare il Costruttore mendace. Personalmente, non mi aspetto che un'auto low cost sia prodotta in Place Vendome, ma se leggessi che la Q5 è prodotta in Messico, potrei fare un ragionamento, come peraltro leggo su questo blog viene sempre fatto (e con tono spregiativo) nei confronti delle auto del Gruppo Fiat prodotte in USA: Fiat Freemont, Lancia Thema e Flavia Cabrio. E se viene sistematicamente fatto per il Gruppo Fiat, perché non dovrebbe essere fatto per il Gruppo VW? O Daimler-Benz? O PSA? Ripeto, se non c'é nulla da nascondere né a livello di Qualità né di Marketing, sotto con la trasparenza: Redazione! Ci stai leggendo?
Ritratto di mattias93
6 settembre 2012 - 01:40
Qualità tedesca, scusate, messicana
Ritratto di denixs
6 settembre 2012 - 19:15
non mettevo in discussione nè la qualità dei componenti nè tantomeno la competenza del personale che non conosco..ma di marchi di un certo livello che vanno a sputtanarsi in qs. maniera (anche se, da come mi pare di vedere, stanno ben attenti a dire dove producono i loro gioiellini- per qs. inviato la rubrica ad indicare le fabbriche)...Una cosà è proporre un'auto da prezzo e allora siamo tutti d'accordo...un'altra è proporre modelli di nicchia stando attenti a risparmiare sulla produzione..è come dire compro un vestito italiano griffato ma prodotto in Cina...
Ritratto di Eto.Demerzel
8 settembre 2012 - 22:47
"Noiomobili" tutte dannatemente uguali....

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