A GINEVRA - Al prossimo Salone di Ginevra, l'Audi dovrebbe finalmente presentare la RS5 (nella foto in alto un prototipo), versione super sportiva della coupé A5. "Paparazzata" più volte e sorpresa a girare tra i cordoli del Nürburgring praticamente senza "veli" (guarda qui il video e le foto), l'Audi RS5 dovrebbe arrivare nelle concessionarie per l'estate e costare circa 75.000 euro. Se la trazione integrale "quattro" è data per scontata, altrettanto non si può dire per il suo motore. Le voci più attendibili parlano di un V8 a iniezione diretta di benzina, sovralimentato e in grado di erogare circa 470 CV, accoppiato a un cambio a doppia frizione.
L'OMBRA DELLA QUATTRO - A ogni debutto di una "super" Audi ci sentiamo porre la stessa domanda dagli appassionati: sarà questa una degna erede della "mitica" Audi Quattro, l'auto che negli Anni 80 ha scritto alcune tra le più belle pagine della storia dei rally? Della risposta non siamo certi al momento, ma quella della memoria è una carta che dalle parti di Ingoldstadt potrebbero astutamente giocarsi: infatti quest'anno ricorrono i 30 anni dalla nascita della Quattro e dell'omonimo sistema di trazione. Ripercorriamone brevemente la storia.
A sinistra la Sport Quattro stradale da 306 CV, a destra la versione da gara accreditata di circa 500 CV.
AUTO STORICA - L'Audi Quattro venne presentata nel 1980 al Salone di Ginevra e fu la prima Audi a trazione integrale. Una soluzione tecnica che ha segnato fortemente la storia della Casa tedesca. Conosciuta oggi anche come Ur-Quattro, dove la desinenza Ur in tedesco indica “l'originale”, l'Audi Quattro era spinta da un 2,1 litri turbo da 200 CV in grado di farle raggiungere i 220 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi.
REGINA DEI RALLY - A consegnare la Quattro alla storia ci pensarono i rally. Nel 1982 l'Audi decise di impegarla in queste competizioni, fino ad allora dominate dalle auto a trazione posteriore: l'arrivo della Quattro sconvolse tutto, divenendo ben presto un'arma imbattibile, grazie alla superiorità tecnica della trazione integrale. Con la Quattro l'Audi ha vinto i titoli costruttori nel 1982 e 84 e quelli piloti nel 1983 con Hannu Mikkola e l'anno successivo con Stig Blomqvist. Successivamente, nel periodo delle Gruppo B, per competere con le Peugeot 205 T16 e Lancia S4, l'Audi sviluppò la Sport Quattro, una versione con passo accorciato (220 cm contro 254) e motore da 450 CV. Per poter iscrivere questo modello al mondiale rally, in accordo ai regolamenti del tempo, la Casa dei quattro anelli realizzò 224 esemplari stradali della Sport Quattro, con motore da 306 CV (oggi valgono circa 150-170.000 euro).
L'Audi Quattro nella sua ultima versione, con motore a 20 valvole e 220 CV. Fu in produzione fino al 1991.
La successiva Quattro Sport S1, la versione da corsa da oltre 500 CV presentata alla fine del 1984, non ebbe grande fortuna nei rally, ma conquistò la Pikes Peak International Hillclimb due volte: nel 1985 con Michèle Mouton (la più grande pilota donna di rally) e nel 1987 con Walter Röhrl. Le Quattro Sport S1 sono state le auto più potenti della storia dei rally: le ultime versioni sviluppavano oltre 600 CV.
Due immagini delle Quattro Sport S1 impegnate lungo la salita di Pikes Peak, in Colorado.
Tornando ai modelli di serie, dopo una “rinfrescata” nel 1984, l'Audi presentò nel 1989 la Quattro 20V, con motore 2,2 litri turbo e testata a quattro valvole. Rimasta in produzione fino al 1991 era in grado di raggiungere i 230 km/h e “bruciare” lo 0-100 km/h in 6,3 secondi.