SCONTRO TRA GIGANTI - New economy come vecchia economy. La storia dell’industria è ricca di episodi di spionaggio e di recriminazioni di “furti” di idee e di soluzioni brevettate. A quanto pare però, la storia continua anche con la cosìddetta new economy, cioè il settore economico legato alle nuove tecnologie, in particolare quello del mondo del web. A testimoniarlo in maniera clamorosa è la denuncia depositata dal colosso di internet Google presso la procura federale di San Francisco contro Uber, il pioniere delle nuove forme del trasporto persone individuale.
LA VICENDA Il Google ha scritto di aver scoperto che un suo ex dipendente, Anthony Levandowski, poco prima di andare via dall’azienda aveva copiato la bellezza di 14 mila file (9,7 gigabyte), tutti riguardanti il progetto di auto a guida autonoma a cui Google sta lavorando da otto anni. Ma non è tutto qui. L’ex dipendente accusato del furto, poco dopo la sua uscita da Google (avvenuta nel gennaio 2016) ha creato una sua società “Otto”, finalizzata alla realizzazione appunto dell’auto autonoma. E la Otto dopo 8 mesi è stata acquistata da Uber, per 680 milioni di dollari. Poco dopo l’acquisizione, Uber ha cominciato a sperimentare la sua auto autonoma. Ecco sintetizzato il motivo della denuncia di Google contro Uber.
MEZZO MILIARDO - Google sostiene che le sue accuse si basano su prove inconfutabili, e che altri furti ci sono stati da parte di altri tecnici che hanno seguito il percorso di Levandosky andando a lavorare per la Otto. Secondo Google quanto trafugato ha un valore di circa mezzo miliardo di dollari. Google si è accorto che i suoi dispositivi erano stati copiati perché è stata interpellata per chiarimenti a proposito del dispositivo di rilevamento degli oggetti a distanza dell'auto Uber. Ciò ha consentito a Google di constatare che il dispositivo della vettura Uber riproduce in sostanza il sistema LiDAR della Google.
NEMICI AMICI - La denuncia è stata presentata dai rappresentanti legali della Waimo, la società creata da Google appositamente per lo sviluppo dell’auto autonoma. A corollario di tutto va anche detto che Google ha investito 258 milioni di dollari in Uber.