LEGGERO CALO - Nel 2017 il numero di auto blu registrate è diminuito di 774 unità, passando dalle 29.969 del 2016 alle 29.195 dell’anno scorso. Lo rivela un’indagine pubblicata dal Ministero della Pubblica Amministrazione, che ha elaborato i numeri messi a disposizione dal 68% degli enti pubblici (era il 59% l’anno scorso) presenti in Italia. Ciò significa che le auto blu diminuiscono nonostante la crescita delle amministrazioni coinvolte.
DATI A DUE FACCE - I numeri però non sono del tutto positivi, se è vero che al corposo taglio messo in atto dalla sanità regionale corrisponde l’aumento registrato da altri enti: le Asl ed i Policlinici hanno dichiarato 2.084 auto in meno rispetto al 2016, stando alla ricerca, ma sono aumentate di 744 unità quelle in possesso di enti territoriali, consorzi, comunità montane, agenzie regionali e altri enti “minori”. Hanno tagliato il numero di auto blu anche le province e le città metropolitane (-195) e gli enti pubblici nazionali (-119), mentre quelle registrate sono aumentate fra le università pubbliche (+43), le Regioni e le Province autonome (+112) ed i comuni (+703). Quelli capoluogo, di contro, hanno tagliato 28 auto blu.
IL 10% HA L’AUTISTA - La maggioranza delle auto blu (26.127 unità) è del tipo senza autista, ovvero macchine di servizio in possesso degli enti che non svolgono funzioni di rappresentanza. Quelle con autista sono 3.068, pari al 10,4% del totale. Dall’indagine emerge inoltre che 2.003 non sono ad uso esclusivo di un funzionario pubblico o di un ente. Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha sottolineato inoltre nella ricerca che l’81% delle auto blu sono di proprietà, mentre il 17% è a noleggio o in leasing.