AUTO… “SPIA” - Se ci fosse stato bisogno che il cammino verso un sistema fiscale equo sia ancora lungo (sempre che venga davvero intrapreso) la conferma è venuta da uno studio compiuto dal ricercatore indipendente Elio Montanari con un confronto tutto sommato semplice. Regione per regione lo studioso ha messo a confronto i dati delle persone fisiche che nel 2014 hanno dichiarato almeno 120 mila euro di entrate, con i numeri di uno dei beni più rappresentativi in tema di ricchezza: l’auto di lusso, considerando tali i modelli che costano almeno 100 mila euro.
UN TERZO IN PIÙ LE AUTO DI LUSSO - Il risultato è clamoroso: le auto di lusso sono ampiamente più numerose dei “ricchi”: 349.453 contro 269.093. La ricerca non può essere considerata esaustiva del problema, perché presenta diversi limiti come il fatto che si tenga conto solo dei redditi delle persone fisiche e non di quelli di lavoratori autonomi, a cui spesso sono intestate le auto. L’anomalia però resta, e anche grande. Le regioni dove il fenomeno è assente sono la Lombardia, il Piemonte, il Lazio è la Liguria. In tutte le altre le auto alto di gamma sono più numerose dei contribuenti che hanno un reddito di almeno 120 mila euro annui (che peraltro sono anche insufficienti a permettere il possesso o di auto da più di 100 mila euro).
FINO A TRE VOLTE TANTO - La regione con i dati più clamorosi è la Calabria, dove i contribuenti con più di 120 mila euro di reddito sono 2.047, mentre le auto da 100 o più mila euro sono 6.095. La percentuale di differenza è del 197,7%. Dietro la Calabria vengono la Basilicata (129,2%) e la Puglia (128,4%). Da notare che il fenomeno è diffuso anche al nord, dove il Trentino registra una differenza del 106% è il Veneto del 76%. Nella regione più “virtuosa”, la Liguria, i contribuenti con oltre 120 mila euro di reddito sono il 47% in meno delle auto di lusso. Nel Lazio la differenza è del 19,7%, in Piemonte del 6,8% e in Lombardia dell’1,8%.