CAOS BUROCRATICO - Nuova regola per chi ha la patente da meno di un anno, i cosiddetti neopatentati. Nei confronti dei veicoli elettrici o ibridi plug-in, si deve applicare unicamente il limite di potenza specifica riferita alla tara pari a 65 kW/t, e non anche quello generico del limite di potenza massima pari a 70 kW previsto per le auto; che trova, invece, applicazione solo per i veicoli con motore termico: questo il succo di una recente circolare del ministero dell’Interno. Il risultato dell’eliminazione del limite massimo è che ora i neopatentati possono guidare… missili a batteria, fulmini sino a 761 CV. Viceversa, quel limite massimo vale per le termiche.
PARADOSSO ELETTRICO - Nel caso delle elettriche, il calcolo del rapporto tra potenza e tara fa riferimento ai kW riportati sulla carta di circolazione, rilevati come "media nel periodo di 30 minuti". Un nonnulla rispetto al picco, quando le supercar elettriche (adesso ammesse) hanno prestazioni analoghe alle termiche, vietate. A questo punto, le cose sono due: o tutto viene lasciato com’è; o arriva un’altra circolare che corregge questa circolare, la quale doveva spiegare una legge scritta male. Parliamo, vale la pena rammentarlo, di sicurezza stradale dei giovani, che pagano polizze Rca care come il fuoco in quanto statisticamente i più coinvolti in incidenti. Che stranezza: perché quest’improvvisa e inattesa apertura verso le elettriche, dopo anni di (condivisibili) vincoli ai neopatentati? Si pensi alla tolleranza zero (per tre anni) in fatto di alcol.