MAGGIORE PRUDENZA - Molte delle più grandi case automobilistiche stanno via via rivendendo i propri piani sull’elettrico. L’inaspettato rallentamento della domanda di auto a batteria, sostenuta spesso unicamente dagli incentivi, sta portando diversi costruttori a riconsiderare le strategie sulle auto elettriche. Così se prima si assisteva a un fiorire di “all-in” sulla mobilità elettrica, negli ultimi mesi sono state tante le parole più prudenti pronunciate dai top manager delle case. Facciamo il punto sulle retromarce a cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo.
ASTON MARTIN - La casa inglese avrebbe dovuto lanciare il prossimo anno la sua prima auto elettrica di nuova generazione, ma ha annunciato a febbraio di aver posticipato l’uscita al 2026. Per le EV “la domanda dei consumatori non è quella che pensavamo sarebbe stata due anni fa”, ha dichiarato il presidente esecutivo dell’Aston Martin Lawrence Stroll.
AUDI - Il ceo dell’Audi, Gernot Döllner, ha annunciato già alla fine del 2023 la volontà di voler rallentare l’ambiziosa strategia per i veicoli elettrici, che prevedeva il lancio di soli modelli elettrici dal 2026 in poi e non abbandonerà completamente i motori termici dal 2033. Il manager ha anche precisato che i tempi previsti per la transizione completa verso i veicoli elettrici a batteria sono flessibili, affermando che, qualora ci fossero modifiche normative, Audi sarà pronta ad adattarsi.
BENTLEY - Nel 2020 la Bentley aveva annunciato che entro il 2030 sarebbe diventata un marchio completamente elettrico. A marzo, l’allora ceo Adrian Hallmark (che da ottobre guiderà l’Aston Martin) ha dichiarato che quel piano è stato rinviato, per concentrarsi maggiormente sui modelli ibridi plug-in.
FORD - Durante l’estate, la Ford ha ridotto la spesa annuale pianificata per i veicoli elettrici dal 40 al 30% per destinare maggiori risorse all’ibrido. Ha anche annunciato di rinunciare a una suv elettrica già pianificata e di rimandare una nuova versione elettrica di una suo pick-up. Qualche mese fa ha anche affermato di stare riconsiderando il piano di vendere solo elettriche in Europa entro il 2030, a causa del mancato successo di queste vetture nella regione.
GENERAL MOTORS - A giugno, la GM ha diminuito le sue previsioni di produzione per le auto elettriche per il 2024. Il mese successivo, non ha confermato la volontà di produrre 1 milione di veicoli a batteria in Nord America entro la fine del 2025.
MASERATI - La nuova Maserati Quattroporte avrebbe dovuto essere già stata presentata in versione completamente elettrica diversi mesi fa. La sua presentazione è stata poi spostata al 2025 e ora ritardata a data da destinarsi, visto che il tridente ne ha momentaneamente sospeso lo sviluppo. Si dice che il rallentamento sia dovuto a dubbi sulla natura della Quattroporte (una poco richiesta berlina invece che una suv più alla moda), ma anche la diminuzione delle richieste di auto elettriche potrebbe aver indotto i vertici di Stellantis mettere in stand by il progetto.
MERCEDES - Se nel 2021 la Mercedes pensava di poter raggiungere nel 2025 la quota del 50% di veicoli elettrificati, a febbraio il ceo Ola Kaellenius ha spostato l’obiettivo al 2030. Il manager ha voluto anche rassicurare clienti e investitori sul fatto che la casa tedesca potrà continuare a produrre motori a combustione e che è pronta a investire per aggiornare questa tecnologia anche per il prossimo decennio.
PORSCHE - Dopo aver lanciato unicamente in versione elettrica uno dei suoi modelli più importanti, la Macan, la Porsche ha rivisto verso il basso i suoi obiettivi sull’elettrico, affermando che non riuscirà ad arrivare all’80% di auto elettriche vendute entro il 2030 come invece aveva previsto in passato. “La transizione ai veicoli elettrici sta richiedendo più tempo di quanto pensassimo cinque anni fa”, ha sottolineato la casa tedesca in una dichiarazione.
RENAULT - L’obiettivo dichiarato dal ceo Luca de Meo all’inzio del 2022 era di arrivare al 100% delle vendite completamente elettriche per il marchio Renault entro il 2030. Poco più di due anni dopo, i vertici del marchio francese hanno annunciato di voler continuare a offrire parallelamente veicoli elettrici e auto con motore a combustione per i prossimi 10 anni, quindi ben oltre il 2030.
TOYOTA - Il quotidiano economico Nikkei ha riportato che la Toyota avrebbe tagliato di una terzo i suoi piani di produzione di veicoli elettrici per il 2026. La casa giapponese ha negato la riduzione, confermando di voler produrre 1,5 milioni di EV entro il 2026 e 3,5 milioni entro il 2030, ma ha anche detto che tali cifre non sono obiettivi ma parametri di riferimento per gli azionisti.
VOLKSWAGEN - La Volkswagen per il momento ha confermato i suoi obiettivi per l’elettrico, che nei piani dovrebbe rappresentare il 70% delle vendite in Europa e il 50% in USA e Cina entro il 2030. Tuttavia in agosto Thomas Schmall, responsabile della tecnologia del gruppo, ha annunciato che i piani per nuove fabbriche di batterie dipendono dalla domanda di EV.
VOLVO - La casa svedese non avrà in gamma solo auto elettriche dal 2030, come aveva annunciato in precedenza: ora punta ad avere vendite composte da oltre il 90% di vetture alla spina, quindi elettriche ma anche plug-in, con la piccola percentuale restante composta da vetture mild hybrid. “Molti clienti non sono ancora pronti a questo cambiamento”, ha confermato il presidente e ceo Jim Rowan.