AUTO FERME AL PALO - Acquistare un’auto nuova a volte è una necessità, soprattutto se si deve sostituire un modello ormai usurato, ma in questo periodo sono tante le persone che devono mettere in conto un ritardo nella consegna del mezzo. Oltre a quelli dovuti alla crisi degli approvvigionamenti, che rallenta la produzione delle fabbriche, ora ci si mette un altro problema. La scarsità di autisti fa si che non ci sia sufficiente personale per guidare le bisarche adibite allo spostamento delle vetture. Ed è un problema reale che ci viene segnalato sempre più spesso dai lettori, che lamentano ritardi consistenti, con auto ferme nei centri di smistamento per la consegna alle concessionarie da due o più mesi.
MANCANO GLI AUTOSTRASPORTATORI - Il conflitto in Ucraina sta influenzando anche il mercato automotive. Più della metà degli autotrasportatori che operano nel nostro Paese e che si occupano della consegna delle vetture sono infatti di origine ucraina, ma a causa della guerra sono stati costretti a mettere in pausa la propria attività. Almeno fisicamente le bisarche sembrano esserci, ma il problema nasce proprio dalla scarsità di persone in grado di guidarle. Tra le conseguenze di questa situazione c’è inevitabilmente anche l’aumento dei costi di servizio, che arriva a raggiungere anche un 25-30% in più.
COSA DOBBIAMO ATTENDERCI? - Non può che essere naturale quindi chiedersi, sia da parte dei clienti sia per quanto riguarda gli addetti ai lavori, quando la situazione potrà tornare quasi alla normalità. Le prospettive, però, almeno per la prima metà del 2023, appaiono poco incoraggianti, ma ci si augura che dà lì in avanti, anche se lentamente possa essere possibile una riduzione dei tempi di consegna.