SOLO IN GERMANIA (PER ORA) - Un prezzo chiaro: le pubblicità delle auto devono fornire questa indicazione. Così ha stabilito la Corte di giustizia europea, con sentenza depositata il 7 luglio 2016 (causa C-476/14 Citroën). Ma, come fa notare l’avvocato Laura Biarella, esperta in circolazione stradale, il giudizio riguarda solo la Germania, pur rimandando a una successiva decisione di altri magistrati che dovranno valutare la questione tenendo conto dell’orientamento della Corte di giustizia europea. Secondo la quale, comunque, l’acquirente non può trovarsi davanti a spiacevoli “sorprese” (in particolare, spese e addebiti extra) rispetto a quanto promesso nella pubblicità: il consumatore deve, insomma, poter conoscere subito il prezzo effettivo della vettura, comprensivo di Iva, tasse, interessi e altre voci. Nel mirino, in particolare, quelle mini-clausole scritte in caratteri piccolissimi che appaiono per pochi secondi negli spot televisivi.