SCOPRONO IL “LOW COST”? - Nell’ambito della conferenza stampa della guardia di finanza che si è tenuta ieri a Bologna, per la presentazione dei risultati dell’attività del 2011 (nella sola Emilia-Romagna sono stati scoperti 414 evasori totali che hanno nascosto al fisco ricavi per 2,6 miliardi di euro), è emersa una tendenza che riguarda i proprietari di automobili di lusso. Molti di loro, in queste ultime settimane, stanno dando in permuta in tutta fretta alle concessionarie le loro vetture prestigiose e appariscenti (e, quindi, indici di elevati guadagni) in cambio di auto meno potenti e vistose, che non attirino le attenzioni delle Fiamme Gialle (nella foto in alto una Porsche Cayenne). Ad affermarlo è il generale Domenico Minervini, comandante della guardia di finanza dell’Emilia-Romagna. Secondo Minervini il fenomeno è confermato dalle segnalazioni di parecchi concessionari, i quali sottolineano però che spesso, come motivazione del passaggio ad auto di categoria inferiore, viene indicata la riduzione delle entrate a causa della crisi. In realtà, i fatti parlano chiaro: i “pentiti” del lusso sono i contribuenti che hanno dichiarato redditi troppo bassi per giustificare la proprietà di una supercar e che, di conseguenza, cercano di eliminare i segnali di forte capacità contributiva.
La Bentley Continental GT.
EFFETTO CORTINA - Questa “corsa all’utilitaria” è la diretta conseguenza del recente blitz della guardia di finanza a Cortina d’Ampezzo e dei nuovi controlli stradali su chi viaggia a bordo di Ferrari, Porsche (e di altre auto costose) che verranno effettuati anche nei prossimi mesi. Il comandante della Gdf di Bologna, Giancarlo Pezzuto, spiega l’importanza delle verifiche sulle vetture di lusso, e dichiara “Chi gira in Ferrari e non dichiara regolarmente, ha la Ferrari pagata da noi”. Viene sottolineato, inoltre, un aspetto importante: le Fiamme Gialle non vogliono criminalizzare la ricchezza a prescindere, bensì i comportamenti dei contribuenti che accumulano fortune frodando il fisco.