COSTI LIEVITATI - Tutto fermo, in attesa che a decidere siano i tecnici incaricati: l’unica certezza è che l’autostrada Cremona-Mantova è stata inserita fin dal 2002 fra le priorità viabilistiche della regione Lombardia. Sarà Infrastrutture Lombarde Spa, braccio operativo della regione, a stabilire il destino dell’autostrada della concessionaria Stradivaria, controllata da Centropadane. Nel frattempo il costo dell’opera, come riporta il Corriere della Sera, è lievitato da 756 milioni a 1,083 miliardi di euro: questo è il motivo per cui tutto è fermo, come spiega una nota interna alla regione stessa. Che dovrebbe scucire 108 milioni, mentre il resto arriverebbe tramite “project financing”, ossia investimenti da parte di privati.
POLEMICHE - Sin da quando è stata concepita, la Cremona-Mantova è sempre stata contestata, specie dai comitati ambientalisti. L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, è tutt’ora critico: “Un’opera inutile e dannosa, anche perché nel frattempo sono diminuiti i flussi di traffico e le richieste di insediamenti industriali lungo il tracciato”. La Cremona-Mantova, comunque, non è certo l’unica
autostrada sulla cui utilità sorgono numerosi
dubbi. Nell’occhio del ciclone ci sono tuttora la Brebemi (vedi news
qui), con soli 8.000 transiti al giorno, e la Broni-Mortara (vedi news
qui): autostrade, da parecchi considerate superflue, realizzate in “project financing”, col conseguente rischio che un eventuale flop ricada poi sullo stato, costretto a ripianare le voragini finanziarie apertesi per costruirle.