INSISTE - Il viceministro dei Trasporti, Roberto Castelli, non molla la presa sui pedaggi: “Nel momento in cui il Governo sta cercando le coperture per la manovra, ricordo che da un mese il ministero dell’Economia ha ricevuto da parte del ministero dei Trasporti la bozza di decreto per attuare la riscossione di pedaggi sulle tratte autostradali ancora gratuite”. Il politico leghista calcola che gli incassi consentirebbero “già dal 2012 un gettito di almeno 350 milioni di euro annui”. Nel mirino, il Grande raccordo anulare di Roma, la Salerno-Reggio Calabria e altri tratti gestiti dall’Anas.
“I SOMARI DEL NORD” - Castelli è polemico: “In questi giorni, per Roma circola un manifesto del Pd che recita: ‘Paghino quelli che non hanno mai pagato”. Condivido pienamente. Con questo provvedimento, finalmente verrebbero chiamati a pagare tutti quei fortunati che finora hanno usufruito di autostrade gratuite”. Con una stoccata ironica finale: tutto il contrario di quanto fanno i “somari del Nord”, costretti invece a pagare le autostrade.
VECCHIA QUESTIONE - “Ribadisco”, ha sottolineato Castelli, “che siamo di fronte a una disposizione di legge vecchia di oltre un anno. Mancano soltanto gli atti amministrativi susseguenti che inspiegabilmente non vengono adottati”. Infatti, in estrema sintesi (la vicenda è molto complessa, anche per l’esistenza di diversi decreti), tutto è nato l’anno scorso, quando una legge ha introdotto i pedaggi su autostrade e raccordi in gestione diretta Anas (che non riceve più gli stanziamenti statali). Ma diversi enti locali si sono opposti, con un ricorso vincente al Tar del Lazio, che ha bloccato i pedaggi (leggi qui la news). Adesso, come ricorda Castelli, si attende un decreto della presidenza del Consiglio che indichi le tratte Anas sottoposte a pedaggio (su 1300 chilometri totali).
Foto credit: Marco Casanova