MILLE PROROGHE - Dopo una riunione di oltre 5 ore e mezza, il Consiglio dei Ministri ha in questi giorni dato l’ok al decreto Milleproroghe. Un’approvazione giunta solo con la formula “salvo intese” (vale a dire che i testi potranno essere riveduti e corretti prima dell'invio al Parlamento o della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), poiché l’incontro è stato animato da forti contrasti all’interno dell’esecutivo per l’approvazione delle varie norme. La parte che più ci interessa del decreto è quella relativa al congelamento degli aumenti delle tariffe autostradali, prevedendo uno slittamento per la loro ridefinizione al 31 luglio 2020. In altri termini significa che è stato scongiurato, almeno per ora, l’aumento dei pedaggi sulle maggior parte delle nostre tratte autostradali. Una proroga che, di fatto, impedisce di far scattare gli aumenti dal 1 gennaio, come solitamente avviene. Questo perché, al netto della bufera politica che si è abbattuta sul rinnovo delle concessioni autostradali, il governo chiede che prima vengano perfezionati gli aggiornamenti dei piani economici-finanziari delle concessionarie stesse.