VIA LIBERA AL CASHBACK - Dopo la sanzione dello scorso anno (qui, per saperne di più), l’Antitrust ha dato il via al procedimento di rimborso a carico degli automobilisti che hanno subito ritardi sulla rete autostradale. Dunque, è stato deliberato il risarcimento agli utenti con il metodo cashback (dopo preventive analisi da parte dell’Antitrust). Tale iniziativa nasce lo scorso anno, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avviò un’azione volta alla cessazione di pratiche scorrete da parte del gestore, dal momento che non aveva adottato alcuna misura di riduzione del pedaggio a fronte di gravi disagi del servizio autostradale.
IL CALCOLO - A seconda della fascia chilometrica percorsa e del ritardo accumulato a causa dei disservizi delle rete autostradale, i consumatori potranno richiedere rimborsi che vanno dal 25% al 100% del pedaggio a seconda della fascia chilometrica percorsa e del ritardo accumulato a causa dei disservizi generati dai cantieri di lavoro. In particolare, già entro il mese di maggio, sono previsti rimborsi per ritardi a partire da 10 minuti per viaggi fino a 99 km e ad almeno 15 minuti per tutte le altre fasce (fino oltre i 500 km), calcolati prendendo a riferimento la velocità media storica che per i veicoli leggeri è pari a 100 Km/h, mentre per i veicoli pesanti è pari a 70 km/h.
COME RICEVERE IL RIMBORSO - Esclusivamente i ritardi causati dai cantieri permetteranno l’avvio della procedura di rimborso: incidenti, eventi atmosferici e traffico intenso non saranno accettati. L’erogazione del cashback avviene attraverso l’applicazione FREE TO X: per chi possiede dispositivi di telepedaggio il risarcimento avverrà in automatico (semplicemente confermando l’itinerario una volta ricevuta la notifica dall’app) mentre per pagamenti in contanti e carte si dovrà inviare la foto della ricevuta (sempre via app).
ENTRO IL 2022 - L’Aspi dovrebbe attuare tutte le misure per l’avvio del procedimento dei rimborsi entro il 2022, ma, nonostante ciò, sarà ritenuta dall’Autorità come una violazione delle pratiche di consumo. Tuttavia, è stato considerato lo sforzo e le complessità che il gestore ha dovuto affrontare per aver introdotto il cashback, l’Antitrust ha quindi ritenuto di applicare ad ASPI una sanzione pecuniaria di 10.000 euro (pari al minimo) in caso di inottemperanza del sistema di rimborso.