RINCARI - Brutte notizie in arrivo per gli automobilisti, proprio ora che ci avviciniamo al grande esodo estivo in vista delle vacanze 2022. Questo quindi spingerà molti a ritagliarsi qualche giorno di ferie, nonostante gli aumenti annunciati sulle spiagge e in molti hotel. Il rialzo dei prezzi, infatti, riguarderà anche i pedaggi autostradali, secondo quanto annunciato da Autostrade per l’Italia e sarà pari all’1,5%. Si tratta così dell’ennesima batosta per gli italiani, già alle prese con il caro carburanti, attenuato solo in parte dagli sconti decisi dal governo che saranno attivi fino al prossimo 2 agosto, secondo l’ultimo decreto del governo.
UNA DECISIONE CHE FA RUMORE - Ad annunciare le nuove tariffe è stato Roberto Tomasi, ad di Aspi in occasione di un evento nella sede della Regione Toscana: “Si tratta di un piccolo aumento previsto dal piano economico finanziario - sono state le sue parole -. In questi primi sei mesi dell’anno noi abbiamo avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia mediamente dal 20 al 30%, poi ci sono voci di prezzo con incremento superiori anche a questo”. Il dirigente ci ha tenuto inoltre a precisare che le tariffe di Aspi risultano essere bloccati dall’estate del 2018, in concomitanza con il crollo del Ponte Morandi.
C’È CHI DICE NO - Assoutenti, associazione che opera da tempo in difesa dei consumatori, ha però deciso di non stare a guardare di fronte a quello che sta accadendo e ha così annunciato di voler impugnare ogni aumento dinanzi al Tar del Lazio.
Aggiornamento del 27 giugno ore 20.30 - Riguardo alla notizia riportata qui sopra, Autostrade ha successivamente emesso un comunicato di chiarimento che precisa: "In merito alla notizia sulle previsioni di aumento del pedaggio, Autostrade per l’Italia ribadisce che è in corso un’istruttoria in sede ministeriale e dunque, come specificato questa mattina dall’amministratore delegato Aspi Roberto Tomasi, non ancora deliberata dalle Istituzioni preposte. Già inserita nel Pef (il Piano Economico e Finanziario di Autostrade per l’Italia), recepito il nuovo modello Art, questa rimodulazione prevede un aggiornamento calmierato del +1.5% del pedaggio, dopo un periodo di blocco tariffario durato 4 anni, a partire dal 2018. Si chiarisce inoltre che la revisione tariffaria, essendo già inserita nel Pef, è precedente e dunque non è consequenziale all’attuale incremento dei costi dei materiali".