SUL PIATTO GLI INVESTIMENTI - Il gruppo Atlantia che controlla Autostrade per l’Italia mette sul piatto circa 1,65 miliardi di investimenti da far partire entro il 2020, di cui 450 milioni inseriti in un apposito bando. Lo scrive il Sole 24 Ore: in vista dei rinnovi contrattuali il Gruppo che fa capo ai Benetton gioca al rialzo per definire un accordo che chiuda, in un modo o nell’altro, il capitolo della potenziale revoca della concessione paventata più volte dopo il crollo del Ponte Morandi.
PER SCONGIURARE LA REVOCA - Una mossa che nasconderebbe due obiettivi: il primo mostrare al Governo che a dispetto delle tensioni tra gli attori della vicenda, l’azienda intende rispettare gli impegni messi a piano. Ma anche far capire che Atlantia sarebbe pronta a intervenire subito per far ripartire il paese dopo la pausa forzata dell’epidemia di Coronavirus. I mesi passano e il Gruppo è consapevole che va trovata una soluzione. Anche perché la questione sulla possibile “revoca” è tutt’altro che risolta essendo. Anzi, il negoziato con l’esecutivo sarà uno dei punti chiave da discutere in consiglio di amministrazione convocato per oggi.
UN NEGOZIATO APERTO - Da sottolineare anche che le trattative con Roma sul tema della convenzione sono riprese negli ultimi tempi e sono ormai alla stretta finale: nel cda di oggi non è attesa alcuna rivoluzione, ma i manager faranno il punto sulle trattative tra Autostrade per l’Italia e i tecnici del ministero delle Infrastrutture. In questo quadro si innesta dunque la nuova mano tesa del gruppo, a seguito degli oltre 4 miliardi messi sul tavolo per aprire il negoziato con il Governo. Nel dettaglio i lavori di ammodernamento della rete progettazione assistenza tecnica, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza. In buona sostanza in sostanza tutti lavori di ingegneria. Parallelamente Autostrade per l’Italia sta creando una nuova Business Unit, operativa da giugno con oltre 1.000 addetti tra tecnici e ingegneri specializzati. Circa 250 ingegneri saranno neo-assunti.
I LAVORI SONO PRONTI - Tutti soldi stanziati a patto che si firmi un accordo con l’esecutivo che consenta all’azienda di poter tornare a finanziarsi sul mercato. Aspi, sulla base di quanto concesso dal ministero delle Infrastrutture, ha calcolato che potrebbe attivare già nel 2020 circa 1,2 miliardi di euro di interventi. In particolare, in virtù di una serie di attività di progettazione già concluse, potranno aprire i cantieri sulle tratte Firenze Sud-Incisa sulla A1 (320 milioni), Ravenna - Bologna San Lazzaro sulla A14 (205 milioni), Firenze - Pistoia sulla A11 (350 milioni). Questo piano di trasformazione produrrà entro i prossimi tre anni, l’assunzione di oltre 1.000 persone.