PREZZI ALLE STELLE - Raffica di rialzi per benzina e diesel. Stando ai rilevamenti di “Quotidiano Energia”, venerdì scorso l’Agip ha aumentato di 1,2 centesimi la verde, toccando quota 1,392 euro/litro, e di 1,5 centesimi il gasolio, a 1,258 euro/litro; non ridono neppure i clienti IP, che fa crescere di 0,9 centesimi la benzina (ora a 1,393 euro/litro) e di due centesimi il gasolio (1,265 euro/litro); mentre la Q8 ritocca all’insù di 1,5 centesimi il prezzo della benzina fino a 1,394 euro/litro, e di due centesimi quello del carburante per i diesel arrivando a 1,264 euro/litro; infine, la Tamoil fa salire i due prodotti di un centesimo (1,394 e 1,259 euro/litro). E le altre compagnie si sono subito adeguate ai rincari, seguendo i leader di mercato. Stando alla consueta rilevazione della “Staffetta Quotidiana”, nel weekend l’Erg registra un +1,1 centesimi sulla verde a 1,399 euro/litro e un +1,7 centesimi sul gasolio a 1,261 euro/litro. Per la Esso rispettivamente +1,2 cent (1,397 euro/litro) e +1,5 cent (1,263 euro/litro). Invece, per la Shell +0,2 cent (1,394 euro/litro) e +0,5 cent (1,269 euro/litro). Infine, per la Total +1,1 a 1,394 euro/litro e +1,7 a 1,262 euro/litro.
NON FINISCE QUI - Il guaio è che la soglia di 1,4 euro/litro sta per essere sfondata. Secondo Luca Squeri, presidente nazionale Figisc Confcommercio (gestori di benzina), ci sono compagnie che ancora non hanno adeguato il prezzo agli aumenti internazionali: nei prossimi giorni, ci saranno altri aumenti da 0,5 a un centesimo di euro il litro.
QUASI 150 EURO L’ANNO - Federconsumatori-Adusbef non ci sta: ritiene ingiustificati i nuovi listini alla luce del confronto tra prezzi del greggio e dei carburanti in periodi simili: “Al primo accenno di rialzo del petrolio, le compagnie fanno schizzare all’insù i prezzi dei carburanti. La benzina dovrebbe costare almeno sei-sette centesimi in meno rispetto a quanto viene venduta oggi”. L’associazione calcola che i rincari della benzina si traducano in aumenti di 147 euro l’anno per ogni automobilista.
POMPE CHIUSE - Ma per gli automobilisti è in arrivo una seconda stangata: i gestori hanno indetto uno sciopero dal 15 al 17 settembre, per una vertenza contrattuale con il Governo. Per l’esattezza, impianti chiusi in autostrada dalle 22 di martedì 14 alle 22 di venerdì 17 settembre; e, nelle altre strade, dalle 7,30 di mercoledì 15 alle 7 di sabato 18 settembre.
SOSPETTI - A tale proposito, il Codacons avanza il dubbio che i rialzi siano “frutto di mera speculazione sulle spalle degli automobilisti” legata alla serrata dei distributori: il guidatore è obbligato a fare il pieno in queste ore (coi prezzi alle stelle) per non restare all’asciutto durante lo sciopero... L’associazione chiede l'intervento dell'Antitrust, affinché accerti se i rincari dei carburanti siano giustificati o se invece rappresentino un comportamento speculativo a danno degli automobilisti.