ADDIO IDROGENO - Lo ha reso noto al quotidiano tedesco Handelsblatt, Klaus Draeger, il responsabile ricerca e sviluppo della BMW: “per ora non avremo una nuova flotta di auto a idrogeno”, ha detto.
FINE DI DIECI ANNI DI RICERCA - La BMW fu tra le prime Case a puntare sull'idrogeno circa una decina d'anni fa. Secondo l'azienda bavarese l'idrogeno poteva rappresentare una soluzione per il futuro, se usato come combustibile nei motori a scoppio.
Nella foto in alto la prima BMW alimentata a idrogeno prodotta in piccola serie: la Hydrogen7 del 2006, speciale versione della penultima Serie 7. La BMW ne produsse 100 esemplari da far provare ad altrettanti clienti Vip, che ne sono diventati "testimonial".
Evidentemente le difficoltà nello sviluppare un prodotto conforme a tutti gli standard di prestazioni, durata e affidabilità della BMW, unite alla mancanza di una infrastruttura distributiva dell'idrogeno hanno pesato sulla decisione.
UNA STRADA DIFFICILE - La strada intrapresa non era delle più semplici, in quanto l'uso dell'idrogeno su un'auto presenta due grossi problemi. Primo, la sua scarsa efficienza energetica, che fa calare drasticamente la potenza del motore: non è un caso se per i vari prototipi che si sono susseguiti la BMW abbia sempre usato il poderoso 6 litri 12 cilindri che, nella sua ultima versione, erogava "solo" 260 cavalli, contro 445 se alimentato a benzina.
Il secondo problema è lo stoccaggio di un combustibile che, per rimanere allo stato liquido, deve essere portato a -239° C se tenuto alla pressione di 12,98 bar (-252° C se la pressione è atmosferica). Questo implica sviluppare un serbatoio complicatissimo da un punto di vista tecnologico e quindi molto costoso. Ricordiamo, poi, che l'idrogeno è altamente esplosivo, dunque i pericoli in caso di fuoriuscite causate da incidenti, sono molto alti.
RIMANE SOLO LA MAZDA - Evidentemente, di fronte a questi problemi, la BMW ha deciso di abbandonare le ricerche sull'idrogeno per indirizzare i fondi verso tecnologie più remunerative nel breve periodo come la propulsione elettrica. L'unica che crede ancora nell'idrogeno come combustibile per i motori “tradizionali” rimane dunque la Mazda che, all'ultimo Salone di Tokyo, ha ribadito che proseguirà gli esperimenti del suo motore rotativo Wankel a idrogeno.
TRA LE FUEL CELL C'È LA MERCDES - Anche la Mercedes continua a credere in questo carburante. Nei giorni scorsi è infatti partita la produzione di una piccola serie della Classe B F-Cell alimentata a idrogeno. Rispetto alla BMW la tecnologia è però diversa: in questo caso l'idrogeno viene utilizzato per alimentare alcune celle a combustibile, che generano la corrente necessaria al motore elettrico (leggi qui come funziona).