QUANDO ARRIVA - Dalle indiscrezioni che riporta il sito Autocar, si apprende che il progetto Megacity inaugurerà un nuovo "sub-brand", una sottomarca specifica per tutte le future elettriche BMW, ma non un marchio a se stante (come la Mini) come inizialmente ipotizzato. L'auto prevista nel 2013, dovrebbe avere il motore e la trazione posteriori e sarà grande come una Volkswagen Golf, quindi potrà ospitare cinque persone. Uno degli elementi più innovativi della Megacity sarà la carrozzeria in carbonio che ne ridurrà drasticamente il peso: la BMW avrebbe trovato il modo di produrre i pannelli in carbonio in modo economico e su larga scala. Per questo, verrà costruita una nuova fabbrica nello stato americano di Washington, per il quale saranno investiti 100 milioni di dollari.
In alto, il prototipo ActivE, presentato il mese scorso, che porta al debutto l'ultima evoluzione della tecnologia elettrica BMW.
FRENATA INTELLIGENTE - La Megacity dovrebbe avere circa 250 km di autonomia, merito soprattutto dell'efficiente aerodinamica e del peso contenuto. Come sulla Mini E il motore elettrico della Megacity punterà molto sul recupero dell'energia in frenata, sistema che riuscirà ad aumentare del 20% l'autonomia nel ciclo urbano. Come già anticipato da noi, la Megacity dovrebbe utilizzare il sistema di propulsione di seconda generazione che la BMW ha presentato sul prototipo ActiveE (foto qui sopra).
La BMW E1 è del 1991.
QUASI VENT'ANNI FA - La tecnologia che troveremo nella Megacity è stata sviluppata nel corso di un lungo periodo. Già nel 1991 la casa presentò il prototipo E1 (foto qui sopra) spinto da un motore elettrico montato posteriormente in grado di fornire un'autonomia dichiarata di circa 200 km. Subito dopo venne il turno della Z13 (foto più in alto), un prototipo a tre posti col quale la BMW iniziò a fare pratica con i materiali leggeri, essendo la sua ossatura in alluminio. La Z13 aveva un motore termico da 81 CV montato posteriormente.
La BMW Z22 è del 1999.
UN PO' DI STORIA - Nel 1999 la BMW presentò la Z22 (foto sopra). I pannelli della carrozzeria erano di una speciale plastica rinforzata con fibra di carbonio (Carbon Reinforced Plastic) che permetteva di contenere il peso in 1100 kg, 550 kg in meno di una 528i Touring dell'epoca, paragonabile in quanto ad abitabilità. Inoltre, il motore da 136 CV, abbinato a una vettura tanto leggera, secondo la casa, garantiva prestazioni simili a quelle di una berlina V8. Sulla Z22, erano presenti altre “chicche” che poi abbiamo visto sulle vetture di serie. Montava ad esempio un prototipo dell'attuale sistema multimediale iDrive oltre a un Head Up Display, una soluzione che proietta sul parabrezza alcune informazioni utili durante la guida. Inoltre lo sterzo e i freni erano comandati solo elettronicamente (drive by wire).